Almeno 17 operatori finora hanno presentato richiesta ai Monopoli
di Stato per ottenere una licenza per il gioco online: tra quesiti
anche il colosso irlandese Full Tilt Poker. Questo il bilancio
ancora provvisorio dopo che – più di due mesi fa – è stato
lanciato un bando di gara per 200 nuove licenze per offrire gioco
su Internet.
A richiedere la licenza – informa l'Agicos – anche Poste
Italiane, Mondadori, e Neomobile. Tra i "candidati" ci
sarebbero anche i tedeschi di Jaxx, gli inglesi di Gamesys e il
consorzio di concessionari italiani di scommesse aderenti al
Corgip.
Secondo quanto stabilito dalla Legge Comunitaria 2008 – quella che
ha sancito il bando di gara – ogni licenza avrà la durata di nove
anni. Fra i requisiti richiesti alle nuove società la sede in uno
dei paesi dello spazio economico europeo e un fatturato non
inferiore a 1,5 milioni di euro nel biennio immediatamente
precedente, anche se il bando stabilisce che possono partecipare
anche i soggetti che operano in settori diversi dal gioco, o in
attività di gioco offerte al di fuori dello Spazio economico
europeo o in attività di gioco offerte nello Spazio economico
europeo ma con ammontare complessivo di ricavi (nel biennio
precedente) inferiore a 1,5 milioni purché in possesso di
capacità tecnico-infrastrutturali (anche tramite società
controllanti o controllate o comunque collegate).
Il mercato del gioco online nel primo trimestre dell'anno ha
però registrato un calo del 3,7%. La raccolta si è attestata a
1,29 miliardi di euro, mentre un anno fa sfiorava il miliardo e 340
milioni. La perdita si è concentrata essenzialmente nel mese di
marzo, mentre gennaio e febbraio hanno segnato delle lievi
oscillazioni. I settori che hanno risentito maggiormente della
contrazione sono stati quelli trainanti del poker online e delle
scommesse.