Regole a maggior tutela dei consumatori. Il ministero dello Sviluppo economico risponde alle preoccupazioni del Garante della Privacy sul tema dell’emendamento relativo alle comunicazioni commerciali inserito nel Ddl Concorrenza.
“L’emendamento, di origine parlamentare, è chiaramente finalizzato a fornire un ulteriore strumento di tutela dei consumatori. Il testo si pone infatti l’obiettivo di consentire a tutti gli utenti a prescindere dal fatto di essere o meno iscritti al registro delle opposizioni, di respingere eventuali chiamate non desiderate – spiega una nota del Mise – L’esigenza di maggior tutela discende del resto dalla diffusa percezione di inefficacia del sistema vigente come testimoniano le numerosissime segnalazioni che pervengono allo stesso Garante della privacy”.
Stando al ddl, l’operatore di telemarketing dovrà comunicare l’identità del soggetto per conto del quale avviene il contatto, nonché lo scopo commerciale o promozionale del contatto. La chiamata sarà consentita solo se l’abbonato darà un consenso esplicito. “Suscita sconcerto e preoccupazione la norma, contenuta nel testo del Ddl concorrenza, relativa al telemarketing. Essa elimina il requisito del consenso preventivo per le chiamate promozionali, “liberalizzando” il fenomeno del telemarketing selvaggio e prevedendo come unica forma di tutela dell’utente la possibilità di rifiutare le sole chiamate successive alla prima – ha commentato Antonello Soro – Si tratta di una soluzione diametralmente opposta a quella – fondata sul previo consenso all’interessato – ampiamente discussa nella Commissione di merito dello stesso Senato, indicata dal Garante e, in apparenza, largamente condivisa. La norma peraltro risulta incoerente con la linea di maggiore tutela seguita dalla stessa Commissione nell’ambito dell’esame del Ddl sul Registro delle opposizioni. Prendo atto del fatto che ancora una volta il legislatore intervenga sul Codice della privacy nel segno dell’estemporaneità, rendendo ancora più difficile l’attività di contrasto delle incontenibili violazioni in questo settore”.
Anche per l’ex premier, Matteo Renzi, la norma sul telemarketing inserita nel ddl concorrenza è “un errore”. Rispondendo su Facebook a un lettore che gli faceva notare come la legge dia il via libera al telemarketing selvaggio, Renzi ha scritto: “Ho chiesto informazioni. So che è un emendamento del Movimento Cinque Stelle che è stato accolto. Ma sinceramente mi sembra un errore. Ho chiesto al capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato di verificare per bene la situazione. Grazie per la segnalazione”.