Enel dice no alla quotazione di Open Fiber, la società per la cablatura delle città in fibra ottica creata insieme a Cassa depositi e prestiti, ed esclude una eventuale integrazione con Tim sulla banda ultralarga. A confermarlo durante l’assemblea degli azionisti è Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, rispondendo alle domande degli azionisti: “In questo momento non è prevista la quotazione di Open Fiber”, afferma, aggiungendo in un secondo momento che “non è allo studio una ipotesi di integrazione con Tim”. “Non penso lo sia anche dalla loro parte – sottolinea – Non abbiamo nessuna intenzione di diventare un operatore come Tim. Siamo un operatore infrastrutturale e offriamo servizi di questo tipo anche a Tim“.
Nella seduta di ieri inoltre l’assemblea degli azionisti di Enel ha dato il via libera alla nomina del Consiglio d’amministrazione e alla conferma per la carica di presidente di Patrizia Grieco. Per quanto riguarda la nomina dei membri del Cda, a favore della lista 1 del Mef hanno votato il 49,98% degli azionisti mentre per la lista 2, quella degli investitori istituzionali, hanno votato il 49,43%. Nel nuovo board, che rimane composto da nove membri, vengono confermati Patrizia Grieco, che è stata confermata presidente (a favore 94,86%), Francesco Starace, Alfredo Antoniozzi, Alberto Bianchi, Paola Girdinio, Alberto Pera, Anna Chiara Svelto (lista 2) e Angelo Taraborrelli (lista 2). Cesare Calari (lista 2) fa il suo ingresso nel cda e sostituisce Alessandro Banchi.
Il Cda si è riunito per la prima volta questa mattina, sotto la presidenza di Patrizia Grieco, che ha confermato Francesco Starace quale amministratore delegato e direttore generale della società. Il Consiglio, si legge in una nota di Enel, ha inoltre confermato l’assetto dei poteri preesistente, riconoscendo al presidente Patrizia Grieco il ruolo di supervisione sulle attività di audit (ferma restando la dipendenza gerarchica del responsabile di tale funzione dal consiglio di amministrazione), di impulso e supervisione sull’applicazione delle norme di corporate governance riguardanti le attività del Consiglio di Amministrazione, nonché l’incarico di intrattenere, d’intesa e in coordinamento con l’amministratore delegato, rapporti con organi istituzionali e autorità. All’amministratore delegato sono stati attribuiti, in linea con l’assetto precedente, tutti i poteri per l’amministrazione della Società, ad eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla normativa applicabile, dallo statuto sociale o mantenuti dal Consiglio di Amministrazione nell’ambito delle proprie competenze.