Giuseppe Recchi presidente esecutivo, Arnaud de Puyfontaine vicepresidente e Flavio Cattaneo amministratore delegato. Risultati senza sorprese dalla prima riunione del cda di Telecom, riunitosi oggi per la prima volta dopo il rinnovo deliberato ieri dall’assemblea degli azionisti. Le conferme delle tre cariche di vertice del board sono arrivate a maggioranza, confermando responsabilità e poteri già in essere a Recchi e Cattaneo. Mentre a de Puyfontaine, si legge in una nota, “risultano attribuite le sole funzioni vicarie, come da Statuto, senza conferimento di deleghe”.
Sulla base delle decisioni del Cda di Telecom, che mercoledì ha annunciato una trimestrale al rialzo, al presidente confermato “risultano attribuiti, in sintesi, oltre ai poteri e alle responsabilità di legge e Statuto: l’identificazione delle linee guida dello sviluppo del gruppo, d’intesa con l’Ad, e la supervisione dell’elaborazione e della realizzazione dei piani strategici, industriali e finanziari; la supervisione della definizione degli assetti organizzativi, dell’andamento economico e finanziario, del processo di definizione delle linee guida del sistema di controllo interno e gestione dei rischi; la responsabilità organizzativa di diversi ambiti (Legal affairs, Institutional communication, Public affairs, Brand strategy and media e Corporate shared value); il governo della Fondazione Tim; la supervisione in materia di security e sulla società Telecom Italia Sparkle; e la rappresentanza del gruppo nei rapporti esterni con le autorità, le istituzioni e gli investitori”.
All’amministratore delegato, oltre alla rappresentanza legale, come da Statuto, sono attribuiti, da un lato, “tutti i poteri necessari per compiere gli atti pertinenti all’attività sociale, ad eccezione dei poteri riservati al Consiglio e di quelli delegati al presidente esecutivo” e, dall’altro, “la responsabilità relativa al governo complessivo del gruppo, e dunque la responsabilità di definire, proporre al Cda e quindi attuare e sviluppare i piani strategici, industriali e finanziari”. Fra le prerogative di Cattaneo rientrano pure “la responsabilità di definire gli assetti e tutte le responsabilità organizzative per garantire la gestione e lo sviluppo del business in Italia e Sud America”.
Il board di oggi ha inoltre accertato il possesso dei requisiti d’indipendenza di 10 consiglieri (Camilla Antonini, Franco Bernabè, Ferruccio Borsani, Lucia Calvosa, Francesca Cornelli, Dario Frigerio, Anna Jones, Félicité Herzog, Marella Moretti, Danilo Vivarelli) e confermati come dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili di Tim il cfo Piergiorgio Peluso. Mentre come segretario del cda è stato confermato il general counsel, Agostino Nuzzolo.
La telco ha infine reso noto le partecipazioni in titoli azionari della società da parte dei consiglieri in carica. Si contano azioni nei portafogli di Recchi (1 milione di azioni ordinarie), Cattaneo (1,5 milioni), Frigerio (600mila) e Philippe (12.500).
“Vivendi prende atto con soddisfazione della nuova composizione del Cda di Telecom Italia a seguito della decisione di ieri dell’assemblea degli azionisti – si legge in una nota della media company -. Il nuovo board raggruppa in sé una diversità di competenze riconosciute e preziose per continuare nello sviluppo delle strategie dell’azienda italiana e per la sua capacità nel vincere le sfide dei mesi e degli anni a venire“. Vivendi, che sottolinea come le nomine siano avvenute “senza variazioni nei delegati, né nei relativi poteri, nell’attesa dell’autorizzazione della Commissione europea in tema di concentrazioni“, ricorda nella nota “il suo impegno di lungo periodo su Telecom Italia e la sua volontà di creare valore significativo per i clienti, i dipendenti e gli azionisti dell’operatore tlc”.