Apple tocca il punto più alto di capitalizzazione mai raggiuto a Wall Street, oltrepassando gli 800 miliardi di dollari. E la corsa del titolo potrebbe proseguire a ritmo sostenuto, se è vero che alcuni analisti lo ritengono ancora sottovalutato, e lo vedono in prospettiva oltre i mille miliardi di dollari.
La casa di Cupertino ha registrato il record anche a dispetto dei dati sulle vendite degli iPhone pubblicati con l’ultima trimestrale, che hanno visto il trend in calo dell’1%.
A pesare sul risultato “storico” registrato dall’azienda ci sono da una parte i giudizi positivi degli analisti, che hanno in generale promosso le prestazioni e la strategia dell’azienda, ma anche un fatto di cronaca, ovvero i complimenti ricevuti dal guru della finanza Warren Buffett, che nel corso dell’assemblea annuale degli azionisti ha ammesso di aver sbagliato nel non aver investito sulle società tecnologiche e ha messo Apple, Amazon e Google nell’olimpo delle aziende che più ammira. Una retromarcia decisa, se si pensa che Buffett per decenni aveva ostentato il proprio scetticismo verso la Silicon Valley.
L’investimento in Apple “è un buon segno” ironizza Charles Munger, numero due di Buffett a Berkshire Hathaway: mostra infatti che “siamo ancora capaci di fare cose nuove, nonostante l’età avanzata”, (Buffett che ha 86 anni e Munger 93): “Indica che o siamo impazzati o abbiamo imparato – conclude – e propenderei per quest’ultima spiegazione”, aggiunge. Buffett gli fa eco, con un mea culpa ‘tecnologico’ in cui rimpiange di non aver saputo cogliere l’occasione e non aver acquistato titoli Google e Amazon quando erano più piccole.
L’accelerazione di Apple in Borsa è legata anche alla promozione di Brian White, analista di Drexel Hamilton, che ha confermato il rating ‘buy’ ma ha aumentato il prezzo di riferimento a 202 dollari per azione, sottolineando che Apple sarebbe “fra i titoli più sottovalutati al mondo”. Una cifra che porterebbe il valore di Apple a mille miliardi di dollari. In vista del lancio dell’iPhone 8 in autunno, secondo White Apple si trova “ai primi passi” nello sprigionare valore per gli azionisti, e “ha dimostrato resilienza attraverso la sua capacità unica di sviluppare hardware, software e servizi che funzionano insieme senza intoppi. Crediamo che ciò posizioni Apple molto bene al fine di sfruttare il trend verso ‘cose’ che diventano computer”. Non è la prima volta che un analista crede che Apple possa arrivare a valere mille miliardi di dollari in borsa: nel 2015 lo credevano gli esperti di Cantor Fitzgerald, che allora fissarono un target price a 185 dollari.