Ericsson rilegge la crescente diffusione del digitale che
caratterizza la società contemporanea con il concetto di
“Networked Society”: una società capillarmente connessa dove
mobilità, larga banda e architettura cloud saranno i mattoni
costitutivi e dove sarà possibile connettere qualsiasi
dispositivo, anzi qualsiasi “oggetto” dotato di sensori o
capacità elaborativa.
In questo scenario Ericsson prevede che entro il decennio
potrebbero arrivare a 50 miliardi i dispositivi connessi tra loro.
Tanti saranno gli apparati elettronici, telefoni, lettori Cd-Dvd,
fotovideocamere, televisori, equipaggiamenti automobilistici,
elettrodomestici e soprattutto sensori di vario tipo, che saranno
interconnessi. Dopo le reti delle persone, saranno le nuove reti
delle “cose e delle persone” che dovranno scambiarsi flussi di
informazioni digitali.
Affinché questo sia attuabile, occorre che la tecnologia si
integri con lo “spirito collettivo” della società per
soddisfare le specifiche esigenze degli individui, dei cittadini e
delle imprese in modo sostenibile.
Questo è il concetto che Ericsson attribuisce alla “Città
Intelligente”, che prevede la realizzazione di servizi innovativi
rivolti all’individuo attraverso il coordinamento e il contributo
sinergico dei diversi attori coinvolti: cittadini, istituzioni,
pubbliche amministrazioni locali e imprese.
In questo ambito Ericsson ha appena siglato con il Comune di Genova
un accordo in esclusiva per elaborare un progetto di Smart
Mobility. Grazie all’adozione di soluzioni di mobilità
intelligente sul territorio, il Comune garantirà efficienza a
settori chiave, quali trasporto e mobilità. L’iniziativa rientra
nel progetto dell’Unione europea che prevede la creazione di 30
smart cities entro il 2020, contribuendo così alla promozione
dell’innovazione per lo sviluppo della “Networked
Society”.
Sempre sul tema della mobilità, Ericsson, in partnership con il
principale operatore serbo di telecomunicazioni Telekom Srbija, ha
chiuso nel dicembre 2010 un accordo con la città di Pancevo in
base al quale fornirà al Comune una soluzione di monitoraggio
ambientale (EcoBus) e di tracciamento per gli autobus pubblici,
equipaggiati con speciali sensori (BusTracker) per misurare e
tracciare le curve di inquinamento della città, informando
tempestivamente i cittadini. In questo progetto – e i casi sono in
crescita – l’autobus urbano evolve e si trasforma da
“semplice” strumento di trasporto a vero e proprio hub mobile
per la raccolta e trasmissione di dati sullo stato della
città.
La sommatoria dei benefici offerti da mobilità, larga banda e
indipendenza delle applicazioni dai device grazie al cloud, sarà
significativa. Per esempio nel settore della Sanità, l’utilizzo
delle nuove tecnologie di comunicazione consente di offrire ai
cittadini servizi avanzati di prevenzione e diagnostica, agevolare
la cura e l’assistenza da remoto attraverso una comunicazione in
tempo reale e abilitare la formazione medica a distanza.
In Italia, un caso interessante di successo è rappresentato dal
progetto avviato con l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma,
dove l’utilizzo di una piattaforma sms ha permesso di velocizzare
la procedura di prenotazione e conferma di visite specialistiche.
Il sistema, basato sulla piattaforma di messaggistica Ericsson Ipx
(Ericsson Internet Payment Exchange) ha fatto diminuire i tempi di
accettazione e pagamento delle visite, fornito segnalatori (alert)
e pro-memoria per ricordare i richiami dei vaccini e altre
informazioni, consentito di disdire prenotazioni con un semplice
sms a un numero dedicato, consentendo così di migliorare il
servizio, riducendo drasticamente i costi.
Nel settore dell’energia, i cosiddetti “contatori
intelligenti”, frutto di una soluzione di Advanced Metering
Management fornita da Ericsson ad Acea, sono già entrati nelle
case di più di un milione di italiani. Permettono di indirizzare
l’energia in maniera efficiente, riducono l’eccesso di
capacità, abilitando lo scambio di informazioni in maniera
bilaterale e in tempo reale con gli utenti, consentendo il
monitoraggio e la conoscenza dei dati attraverso la generazione
dell’energia e la rete di trasmissione e distribuzione.
La società connessa sarà dunque a sviluppo sostenibile in cui noi
tutti e soprattutto le generazioni successive potremo vivere –
grazie a una maggiore consapevolezza dei consumi energetici e alla
possibilità di modificare il nostro profilo di consumo energetico
– una vita a minor consumo energetico e bassa emissione di CO2
quindi in armonia con l’ambiente, con un adeguato stile di vita e
condizioni economiche.
SMART CITY. Networked society, fra 10 anni 50 miliardi di device in Rete
Pubblicato il 23 Mag 2011
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