Aggiornare, e quindi restringere, l’elenco delle aree bianche, quelle che ancora oggi risultano prive di reti ultrabroadband, seguendo le indicazioni della Consultazione del 2015 e inegrandola con quella in corso sulle aree grigie e nere. Lo chiede in una lettera indirizzata a Infratel Luca Spada, presidente della Coalizione Fixed Wireless Access: “E’ indispensabile estendere la Consultazione Infratel anche alle aree bianche e aggiornare tempestivamente l’attuale elenco di queste aree, in possesso di Infratel – afferma – sulle quali tutti gli operatori della Coalizione lavorano ogni giorno e da molti anni con importanti investimenti privati”.
Scadono oggi i termini per presentare i contributi per l’aggiornamento della mappatura delle “Aree Grigie e Nere” per la consultazione avviata il primo marzo da Infratel Italia, la società di scopo attuatrice dei Piani Banda Larga e Ultra Larga del Ministero dello Sviluppo Economico – sottolinea una nota della coalizione – Sono stati chiamati a dare il proprio contributo alla consultazione tutti gli operatori di Tlc, invitati a fornire dati circa l’architettura utilizzata, la velocità di download e di upload, la tecnologia e l’anno di copertura. “Si rende quindi necessario estendere la consultazione a tutte le aree in cui è stato suddiviso il territorio italiano, includendo anche le aree bianche”, puntualizza la Coalizione del Fixed Wireless Access, suggerendo anche di “indicare le coperture effettuate e da effettuare tramite tecnologie wireless senza alcun vincolo sullo spettro e l’architettura di rete utilizzata”.
“Portare la connessione nelle zone con maggior digital divide è da sempre il nostro obiettivo – afferma Spada – Siamo in prima linea nella promozione dell’innovazione e nella valorizzazione dei territori attraverso la diffusione della banda ultra-larga e siamo convinti che iniziative come questa siano indispensabili per migliorare continuamente il nostro operato”.