RELAZIONE ANNUALE

Antitrust, Pitruzzella: “Innovazione frenata dal rischio protezionismo”

Presentazione della Relazione annuale dell’authority alle Camere, il presidente attacca le tentazioni di chiusura dei mercati: “Competizione leva di crescita e chiave anti-disuguaglianze”. Superare ostacoli regolatori nei confronti della sharing economy. Enforcement in aumento: dal 2016 sanzioni per 306 milioni, incremento del 21% rispetto all’anno precedente

Pubblicato il 16 Mag 2017

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Più spazio alla libera concorrenza. Perché la tentazione del protezionismo mette a rischio l’innovazione: una possibilità che l’Italia non può permettersi. Focus sulla competizione come leva per la crescita economica e chiave anti-diseguaglianze nel discorso del presidente Antitrust Giovanni Pitruzzella a presentazione della Relazione annuale dell’authority oggi a Montecitorio alla presenza della Presidente della Camera Laura Boldrini. Pitruzzella mette l’accento sull’economia digitale, “settore chiave nel quale l’Antitrust è intervenuta a più riprese per promuovere lo sviluppo della rete a banda ultralarga, vigilare sulle dinamiche dell’economia dei big data, superare gli ostacoli regolatori nei confronti della sharing economy e tutelare il consumatore nelle transazioni online, favorendo lo sviluppo dell’e-commerce“. In evidenza le sanzioni a Whatsapp per aver “indotto i consumatori a cedere i loro dati a Facebook, e a TicketOne e ad alcuni operatori del mercato secondario per la vendita online di biglietti per eventi”. Anche sulla guerra fra taxi e Uber Pitruzzella rimarca il merito dell’azienda di sharing in grado di generare una “spinta competitiva” al contrario dei freni protezionistici opposti dai tassisti.

Non risparmia una frecciata ai giudici amministrativi (del Tar e del Consiglio di Stato, in secondo grado) che spesso si trovano a ostacolare le linee ispiratrici dell’authority volte ad aprire il mercato rafforzando innovazioe e concorrenza: spesso “smontano le decisioni dell’Antitrust, le annullano”. Anche se spesso “danno semaforo verde alle condanne e alle sanzioni”.

Le sanzioni continuano ad avere un ruolo centrale nell’attività dell’Antitrust e anche nell’anno trascorso l’enforcement del diritto della concorrenza e del diritto dei consumatori è cresciuto: dal 2016 ad oggi sono state irrogate sanzioni per complessivi 306 milioni, con un incremento di circa il 21% rispetto al 253 milioni dell’anno precedente. I procedimenti Antitrust nel corso del 2016 e dei primi mesi di quest’anno sono stati: 13 per intese, 9 per abusi e 73 per il controllo delle concentrazioni. I procedimenti di tutela del consumatore sono stati 145; sono attualmente i corso 26 istruttorie Antitrust e 65 di tutela del consumatore.

“Nonostante i mercati e la concorrenza siano sottoposti a critiche sempre più stringenti, la concorrenza resta un caposaldo della crescita economica e lo strumento indispensabile per favorire l’innovazione, la riduzione delle diseguaglianze, l’efficienza delle imprese e il benessere del consumatore” dice Putruzzella. “La concorrenza stimola l’innovazione, favorendo produttività e crescita economica” e se oggi, ha aggiunto Pitruzzella, “il tormentato equilibrio tra la sovranità e i mercati tende a spostarsi a favore della prima”, l’indebolimento della concorrenza nei mercati nazionali avrebbe l’effetto di “aumentare le rendite monopoliste, riducendo le possibilità di scelta dei consumatori, innalzando i prezzi di numerosi beni, disincentivando l’innovazione, favorendo il crony capitalism”.
“In questa temperie culturale e politica”, nota Pitruzzella, l’Antitrust, intervenendo per ridurre le rendite di posizione e la disuguaglianza sociale, e per favorire l’innovazione e la redistribuzione delle risorse, riscopre alcune fattispecie che tengono conto del mutare degli scenari, come quella dell’abuso di posizione dominante per prezzi eccessivi. Così nel caso della multa inflitta alla multinazionale sudafricana Aspen, sanzionata per aver aumentato tra il 300% e il 1500% i prezzi di farmaci antitumorali “salvavita” per bambini e anziani. Un’azione che proprio ieri anche la Commissione europea, nell’aprire un procedimento contro Aspen Pharma per gli stessi addebiti, ha riconosciuto di avanguardia, dando atto all’Italia di aver fatto da apripista con la sua sanzione da 5 milioni di euro. “Il caso conferma l’attenzione che l’Antitrust presta da alcuni anni al settore farmaceutico –ha sottolineato Pitruzzella- anche se occorre precisare come, al di là delle patologie sanzionate dall’Autorità, l’industria farmaceutica stia dando un grande contributo al Pil del nostro Paese, oltre che alla tutela della salute dei nostri concittadini”. Altro esempio, sono gli impegni di Enel, accettati dall’Agcm, sui costi energetici, che permetteranno ai consumatori di risparmiare oltre 500 milioni di euro nei prossimi tre anni.

Il Presidente Pitruzzella ha sottolineato che, nell’attività dell’Antitrust dell’ultimo anno, spicca la lotta ai cartelli negli appalti pubblici, anche in collaborazione con l’Anac, che ha portato a significativi risultati, come dimostra la sanzione per il cartello tra imprese nella gara Consip per la pulizia delle scuole. Altre istruttorie sono in corso, a cominciare da quella, sempre per una gara Consip, nei confronti del Consorzio Nazionale Servizi e di altre sei imprese per l’affidamento dei servizi di facility management destinati agli immobili della P.A., delle Università e degli Istituti di ricerca.

Il Presidente Pitruzzella ha quindi ricordato gli interventi diretti a tutelare le fasce di consumatori più deboli o a reprimere quelle pratiche commerciali scorrette che hanno un vasto impatto sui mercati. Dal caso Volkwagen ai messaggi pubblicitari ingannevoli, dal recupero crediti aggressivo al teleselling: “l’intervento dell’Autorità” – ha messo in evidenza Pitruzzella – “serve a rimuovere comportamenti che aggravano le condizioni di diseguaglianza o che minacciano la fiducia nel funzionamento dei mercati. La perdita di fiducia” – ha proseguito – “è molto grave perché accentua la crisi di legittimità che colpisce l’istituzione mercato e perché ostacola le transazioni e la crescita di domanda”. In particolare, nel settore del credito, Pitruzzella ha menzionato la sanzione irrogata alla Banca Popolare di Vicenza per aver condizionato l’erogazione di finanziamenti a favore dei consumatori all’acquisto di azioni o obbligazioni convertibili, nonché gli impegni proposti da Unicredit per i mutui a tasso variabile, che “hanno consentito di sanare ab origine il pregiudizio economico subìto dai consumatori”.

L’Antitrust lavora anche per promuovere la cultura della concorrenza e la compliance. In questa prospettiva – ha evidenziato Pitruzzella – si inseriscono l’applicazione delle linee guida sulle sanzioni, con notevoli riduzioni dell’entità delle sanzioni per quelle imprese che hanno adottato programmi di compliance, l’elaborazione di un “codice della concorrenza”, i corsi e le conferenze nelle scuole, l’istituzione di un premio annuale per chi promuove la cultura della concorrenza e dei diritti del consumatore, l’uso dei social media per far conoscere la nostra attività, i seminari di approfondimento e gli incontri di studio.
Il Presidente Pitruzzella ha concluso sottolineando l’importanza della proiezione globale dell’Antitrust e della politica della concorrenza per spingere verso una progressiva riduzione degli elementi di distorsione dei mercati.

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