Bandire i tablet e i pc dalle cabine degli aerei avrebbe effetti negativi su 390 collegamenti giornalieri e circa 2500 voli a settimana per oltre 1 miliardo di dollari l’anno. È questa la stima della International Air Transport Association (Iata) sull’impatto che provocherebbe un bando dei dispositivi hi-tech più grossi degli smartphone per i voli che partono dall’Europa e sono diretti negli Usa.
In una lettera inviata a John Kelly, capo della sicurezza interna statunitense e Violeta Bulc, commissaria ai trasporti UE, il presidente della Iata, Alexandre de Juniac, si è opposto all’estensione del divieto di portare in cabina laptop e pc anche al Vecchio Continente. Uno stop netto alla misura che è attualmente operativa sui voli diretti negli Stati Uniti che partono da Medio Oriente e Nord-Africa.
Allargare la geografia del bando, secondo de Juniac, provocherebbe danni per 1,1 miliardi ogni anno fra aumento dei costi di gestione dei bagagli, danneggiamenti dei dispositivi e conseguenze legati ai ritardi. Per questo motivo la Iata chiede di trovare soluzioni diverse per prevenire il possibile utilizzo dei device tecnologici come mezzi esplosivi. La posizione della Iata è dettata anche dai rischi legati alla sicurezza dei voli, che verrebbe messa a rischio dal trasporto in stiva di dispositivi equipaggiati di batterie agli ioni di litio.
I funzionari della Commissione Europea e del Dipartimento per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti hanno dichiarato congiuntamente di voler “valutare ulteriormente i rischi e le soluzioni condivise per la protezione dei passeggeri di linea aerea e garantire al tempo stesso il buon funzionamento dei viaggi aerei globali”. La prossima settimana, riporta il Time, è prevista una riunione dei due organi proprio su questo tema.