Il mercato degli smartphone archivia il primo trimestre dell’anno così come aveva chiuso il 2016, cioè con l’avanzata dei produttori cinesi che stanno rosicchiando mese dopo mese la market share di Apple e Samsung. A certificare questo trend è l’ultimo report firmato Gartner, relativo al periodo gennaio-marzo 2017, che segnala una crescita delle vendite con performance distribuite in modo asimmetrico fra i vari player.
Nei tre mesi presi in esame sono stati venduti nel mondo 379,98 milioni di smartphone, il 9,1% in più rispetto ai 348,22 milioni del primo trimestre 2016. A trainare l’aumento dei volumi è stato il trio cinese composto da Huawei, Oppo e Vivo, passato da 59 a 89 milioni di unità spedite, per un’impennata del 50% che ha compensato il calo del duo Samsung–Apple, sceso invece da 133 a 129 milioni di smartphone (-3%).
“I prezzi competitivi uniti all’alta qualità e alle feature innovative stanno guidando la cavalcata dei grandi brand cinesi – spiega Anshul Gupta, research director di Gartner -. Il marketing aggressivo e le offerte promozionali hanno permesso loro di conquistare spazi in diversi mercati come India, Indonesia e Thailandia”.
Scendendo nel dettaglio dei singoli player, all’interno della squadra cinese spicca la performance di Oppo. Brand poco noto in Europa ma leader in Cina, che ha fatto segnare un aumento del 97% delle vendite nel primo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2016, vendendo 30,9 milioni di unità (15,9 milioni un anno prima) grazie alla strategia di marketing centrata sulla fotocamera e sulla batteria a lunga durata dei suoi device.
Una performance che piazza Oppo al 4° posto della classifica mondiale, prima della connazionale Vivo (25,8 milioni di vendite nel trimestre, +11 milioni in un anno) e dopo l’altra connazionale in decisa corsa. Parliamo di Huawei, più nota di Oppo nel nostro continente anche grazie a potenti campagne pubblicitarie avviate negli ultimi tempi, che ha visto aumentare le proprie vendite da 28,86 a 34,18 milioni. Unendo le singole quote mercato di Huawei (9%), Oppo (8,1%) e Vivo (6,8%) si ottiene una market share dei giganti made in China pari al 24%, cioè 8 punti percentuali in più rispetto a un anno fa.
A farne le spese sono stati gli altri due colossi del mercato mondiale. Samsung in primis, che pur mantenendo il primato è scesa dal 23,3 al 20,7% delle vendite globali spedendo nel primo trimestre 2017 78.67 milioni di unità, contro gli 81,19 milioni di un anno fa. “L’assenza di un alternativa al Note 7 e la dura competizione nella fascia basic del mercato ha causato la riduzione della quota mercato della compagnia sud-coreana – spiega Gupta -. Anche se Samsung ha annunciato preordini importanti per i nuovi modelli S8 e S8 Plus”.
Al secondo posto sempre Apple, che ha vissuto una riduzione della quota mercato meno importante (da 14,8 a 13,7%), registrando vendite per 51,99 milioni di iPhone contro i 51,62 milioni dei primi tre mesi 2016. “Le vendite degli smartphone Apple sono state piatte e la competizione dei rivali asiatici – sottolinea Gupta – si è fatta sentire, soprattutto in Cina”.
Insomma, la Cina avanza a grande falcate in un mercato considerato fino a qualche tempo fa appannaggio dei grandi marchi occidentali, soprattutto negli anni d’oro di Nokia e della decaduta Blackberry. Chissà come avranno preso nei quartier generali di Hp, Dell, Apple, Microsoft l’annuncio odierno di Huawei, che si appresta ad entrare anche nel mercato dei personal computer. Con un timing interessante, visto che si tratta di un settore dalle performance tutt’altro che brillanti e in calo da tempo. Evidentemente poco importa al management della compagnia cinese, anzi la chiave di volta potrebbe essere proprio nella scelta del tempo d‘ingresso: “Dalla nostra prospettiva intravediamo opportunità nel declino del mercato”, ha spiegato Cheng Lei, senior marketing manager for Huawei’s PC business. Vedremo se Huawei riuscirà a conquistare un posto di rilievo in un mercato che oggi vede Hp, Dell e Lenovo spartirsi il 50% della torta complessiva.