Bisogna ridurre l'asimmetria tra i nuovi attori del mercato e
gli operatori tradizionali delle Tlc, che sono sottoposti a molte
più regole e vincoli: questo il messaggio lanciato dal presidente
esecutivo di Telecom Italia, Franco Bernabè, intervenuto oggi
all' e-G8 di Parigi anche nelle vesti di presidente della Gsma,
l' associazione che riunisce gli operatori mobili mondiali.
"Penso che non si possa mantenere questa situazione di
asimmetria, dove gli operatori tradizionali delle Tlc hanno regole
e vincoli e invece ci sono operatori che entrano sul terreno senza
alcun tipo di regolazione", ha detto Bernabè, intervistato
dall' Ansa al termine del suo intervento all'e-G8, dedicato
al rinnovamento del digitale.
"Credo ci debba essere un modo per combinare le esigenze di
tutti gli attori, sia gli operatori storici, sia quelli della web
industry", ha detto. Bernabè ha quindi sottolineato che il
settore delle tlc "è uno dei più grandi datori di lavoro
nell'Unione europea, con oltre un milione e duecentomila
addetti. I prezzi scendono sia nel fisso sia nel mobile", ha
aggiunto, sottolineando che questo fenomeno ha "un importante
impatto sulle casse delle aziende, che al tempo stesso sono però
chiamate a forti investimenti nelle infrastrutture. Questo – ha
sottolineato – è un elemento di cui i governi devono tenere
conto".
Il presidente di Telecom si è quindi detto soddisfatto per
l'iniziativa del presidente francese Nicholas Sarkozy, che per
la prima volta ha riunito a Parigi i "pesi massimi" di
internet, ma anche delle tv e delle tlc. "Dobbiamo dare atto a
Sarkozy di aver posto nell' agenda del G8 temi come la
rivoluzione tecnologica e le sue implicazioni di natura politica e
sociale. Si tratta di un' iniziativa importante e
positiva", ha concluso Bernabè.