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L’anima “digital” della manovra: ecco web tax transitoria e tassa Airbnb

Approvata in Senato la “manovrina” da 3,4 miliardi per la correzione dei conti pubblici. Gentiloni: “Mantenuti gli impegni di bilancio”. Moscovici: “Con il ministro Padoan lavoriamo per la crescita”

Pubblicato il 16 Giu 2017

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Tra tutte le nuove misure contenute nella manovra correttiva dei conti pubblici approvata ieri dal Senato nel suo ultimo passaggio parlamentare, e che ora diventa legge, ce ne sono alcune che riguardano da vicino l’economia digitale. E’ il caso dell’introduzione della web tax transitoria, e della tassa su Airbnb. Soddisfatto il commento del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni: “Approvata la manovra correttiva, e impegni di bilancio mantenuti”. Lato Ue, il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici sottolinea come l’Italia sia “un grande Paese. C’è l’esigenza, l’attesa – prosegue – che continui a giocare pienamente il suo ruolo nelle istituzioni europee e che rispetto i suoi impegni di finanza pubblica”. La commissione vuole la crescita in tutta la zona euro – conclude Moscovici – anche in Italia e in questo spirito lavoriamo con il ministro Pier Carlo Padoan”.

Nel dettaglio, la manovra approvata ieri in Senato prevede l’introduzione della cedolare secca per Airbnb: agli affitti brevi, quelli per meno di 30 giorni, che siano prenotati anche da altre piattaforme online a partire da Booking.com, verrà applicato il regime di cedolare secca con l’aliquota del 21 per cento. I soggetti riconosciuti privi di stabile organizzazione in Italia dovranno nominare un rappresentante fiscale che si occuperà di trattenere la cedolare secca del 21% ogni volta che verrà prenotato un appartamento o una stanza sul portale.

Quanto alla cosiddetta “Webtax transitoria” il testo prevede che le società o gli enti “che appartengono a gruppi multinazionali con ricavi consolidati superiori al miliardo di euro e che effettuino cessioni di beni e prestazioni di servizi nel territorio dello Stato per un ammontare superiore a 50 milioni di euro”, “possono avvalersi della procedura di cooperazione e collaborazione rafforzata di cui al presente articolo per la definizione dei debiti tributari della eventuale stabile organizzazione presente sul territorio dello Stato”. Sempre in area digitale, il governo varerà un bando annuale per l’assegnazione di finanziamenti alle imprese editrici di nuova costituzione a vocazione digital.

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