HP, ad Haiti cartucce per stampante da bottiglie riciclate

Pubblicato il 20 Giu 2017

Arrivano su mercato ad Haiti le prime cartucce originali HP realizzate con plastica ottenuta da bottiglie riciclate. Resa possibile da un’attiva collaborazione con Thread e First Mile Coalition, questa novità “è un esempio dell’impegno di HP per ridefinire le modalità di progettazione, produzione, utilizzo e recupero di prodotti – si legge in una nota dell’azienda – nell’ottica del passaggio a un’economia circolare e a basso impatto ambientale”.

Nel rispetto dell’impegno sottoscritto nel settembre 2016, HP acquista plastica riciclata raccolta ad Haiti. In questo modo, non solo è possibile produrre cartucce sostenibili: attraverso la creazione di una nuova opportunità di mercato, spiega l’azienda, la generazione di un flusso di ricavi costante e le partnership per il miglioramento delle condizioni dei lavoratori, ma HP contribuisce anche a promuovere l’occupazione e a restituire dignità a chi si occupa della raccolta dei materiali riciclabili ad Haiti. Inoltre, questa iniziativa aiuta a impedire che la plastica raggiunga il Mar dei Caraibi, contrastando il fenomeno sempre più grave dell’inquinamento oceanico.

La First Mile Coalition guidata da Thread si focalizza sul lavoro minorile nel “primo miglio” delle supply chain globali, partendo dalle comunità nelle immediate vicinanze della discarica Truitier, la più grande di Haiti. Della coalizione fanno parte anche Timberland, Team Tassy e ACOP (Association des Collecteurs des Objets en Plastique).

Attualmente nella raccolta dei materiali riciclabili nella discarica Truitier vengono impiegati oltre 300 bambini che, insieme alle loro famiglie, sono sottoposti ogni giorno a condizioni lavorative molto pericolose. Questa iniziativa congiunta mira a migliorare la vita dei bambini offrendo loro opportunità didattiche come borse di studio, un pieno accesso all’assistenza sanitaria e percorsi di formazione su salute e sicurezza. I partner che aderiscono all’iniziativa offrono inoltre formazione professionale per i familiari dei bambini che lavorano presso la discarica e investiranno oltre 150.000 dollari per la formazione di imprenditori, microimprese e/o piccole e medie imprese nei quartieri interessati.

Da tempo HP è leader di settore nel riciclo “closed-loop technology”, che prevede la combinazione di materiali provenienti dai prodotti restituiti dai clienti nell’ambito del programma HP Planet Partners con altri materiali riutilizzati al fine di creare nuove cartucce originali HP. Nel 2016 l’azienda ha prodotto più di 3,4 miliardi di toner e cartucce HP, impiegando oltre 88.900 tonnellate di materiali riciclati, fra cui 3,7 miliardi di bottiglie di plastica. Attualmente, più dell’80% delle cartucce HP contiene tra il 45 e il 70% di contenuti riciclati, mentre il 100% dei toner HP contiene fra il 10 e il 33% di contenuti riciclati. Scegliendo Haiti come punto di partenza della supply chain, HP punta ad andare oltre i limiti del tradizionale approccio alla sostenibilità, promuovendo il cambiamento a livello sociale e ambientale.

“Ormai da decenni HP si impegna per una selezione responsabile dei materiali e per il rispetto di tutti i lavoratori – afferma Stuart Pann, chief Supply chain officer di HP – Attraverso il nostro lavoro ad Haiti, possiamo arrivare ai soggetti più vulnerabili che si occupano della raccolta dei materiali riciclabili in questo paese e inserire la plastica che recuperano all’interno della nostra supply chain, creando opportunità economiche e migliorando la qualità della vita per queste famiglie”.

“Le supply chain sostenibili devono partire dal basso e il primo miglio della supply chain è proprio quello in cui ci muoviamo noi – aggiunge Ian Rosenberger, fondatore e Ceo di Thread – Anche se Thread generalmente si occupa di filati per i marchi di abbigliamento, alcuni dei processi di gestione degli scarti utilizzati dagli imprenditori Thread sono adatti anche per altri prodotti. Siamo lieti di questa collaborazione, che consentirà di espandere ulteriormente la mission di Thread: migliorare le condizioni lavorative delle persone impegnate nella raccolta e contribuire allo sviluppo economico per i meno abbienti”.

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