Si riesce davvero a trovare lavoro con Linkedin? Ma soprattutto come faccio a farmi trovare dai recruiter e dai responsabili delle risorse umane? Sono queste le due domande che attanagliano i nuovi utenti di LinkedIn. E anche quelli che, pur non essendo nuovi, faticano a destreggiarsi nel social network per i professionisti più popolato del mondo.
Per aiutare sia gli uni sia gli altri Linkedin ha annunciato l’introduzione di Search Appearances, un utile tool in grado di fornire numerosi insight ai professionisti, per permettere loro di capire chi ha visitato il loro profilo, in quali tipo di ricerche sono comparsi e per quali tipo di competenze sono stati selezionati.
Con più di 20 milioni di professionisti, tra cui recruiter, responsabili del personale e decision maker di settore, che ogni settimana cercano nuovi talenti su LinkedIn a livello globale, qualunque professionista “grazie ad alcuni semplici accorgimenti applicati al proprio profilo – spiega il social network – potrà aumentare le proprie possibilità di essere selezionato per una nuova opportunità lavorativa o professionale”.
Linkedin ha diffuso anche anche consigli per ottimizzare il posizionamento del proprio profilo professionale nei motori di ricerca interni. Tra questi: avere una foto profilo professionale (gli utenti con una foto profilo professionale hanno fino a 21 volte più opportunità di essere scoperti e un ammontare di richieste di connessione 9 volte superiore alla norma); aggiornare la propria posizione lavorativa (questo aiuta i professionisti ad avere fino a 16 volte più possibilità di comparire nelle ricerche dei recruiter); inserire le proprie skill e la città in cui si vive (solo quest’ultimo accorgimento garantisce al professionista una possibilità 23 volte superiore di comparire tra le ricerche del recruiter).