Oltre 750 aziende Fintech nate dal 2011 a oggi in tutto il mondo. Più di 26,5 miliardi di dollari i finanziamenti raccolti su scala internazionale. Sono questi i numeri che testimoniano la rivoluzione digitale in atto nel settore finanziario. Un ambito in cui l’innovazione tecnologica sta portando la disruption attraverso un concetto semplice quanto efficace: disintermediazione.
A beneficiare di questo cambiamento sono soprattutto i consumatori: si calcola che oltre il 90% delle Fintech sviluppi modelli di business rivolto al mondo consumer. E per farlo utilizza tecnologie come le Application Program Interface (Api), che permettono alle organizzazioni di diventare più “aperte”; sfrutta al massimo il valore delle informazioni (Big Data Analytics), per migliorare la relazione con i clienti; fa ricorso all’Intelligenza Artificiale per snellire i processi di Asset Management.
Tuttavia ci sono altre fette di mercato – per la maggior parte ancora inesplorata – che mostrano potenzialità di business rilevanti, ed è rivolta direttamente alle aziende. Tra queste, un ambito in cui cresce il ricorso alle tecnologie digitali è quello della gestione delle spese aziendali. I termini della questione riguardano l’efficienza amministrativa delle società, una priorità per qualsiasi realtà imprenditoriale. A dirlo sono soprattutto i numeri: una ricerca effettuata in Gran Bretagna da YouGov – con oltre mille piccole e medie imprese coinvolte – mostra che i costi legati alla gestione amministrativa aziendale superano gli otto miliardi di sterline ogni anno.
Per questo motivo, sfruttando l’utilizzo degli strumenti messi a disposizione da chi opera nel settore dell’innovazione finanziaria, tante realtà imprenditoriali, anche in Italia, stanno già adottando soluzioni per abbattere i costi di gestione e controllare le spese aziendali. E nonostante l’ecosistema nazionale non sembri ancora pronto per accogliere la portata della rivoluzione digitale nella finanza, una parte di grandi, medie e piccole imprese sta già imboccando la strada dell’innovazione. Lo scopo? porre rimedio ai classici problemi dell’amministrazione contabile: dall’utilizzo meno frequente del contante, all’attuazione di policy di spesa con budget limitati, fino alla gestione delle emergenze di cassa.
Italianway, società immobiliare milanese, ha deciso di gestire le spese dei propri dipendenti attraverso un’applicazione che permette di attivare un conto spese multiutente, per tenere sotto controllo le uscite quotidiane.
«Tra dipendenti e collaboratori siamo una sessantina – spiega Matteo Mazza amministratore delegato della società – da qualche tempo una ventina hanno a disposizione una carta Soldo personale. Sono i ragazzi del servizio clienti che si occupano del check-in e del check-out dei clienti e i manutentori, coloro che quotidianamente intervengono per fare piccole e grandi riparazioni. Prima utilizzavamo solo due o tre carte prepagate. Era una gestione delirante perché c’era sempre un’urgenza da affrontare là dove non c’era la carta. Così bisognava ricorrere ad anticipi e si utilizzava molto contante. Ora in qualità di amministratore posso gestire da remoto tutte le carte. A seconda del ruolo dei collaboratori, attribuisco loro plafond diversi. Posso fissare budget giornalieri, settimanali e mensili o anche tutte e tre le cose insieme».
L’Associazione Saman, comunità terapeutica che si occupa di ospitare e riabilitare soggetti tossicodipendenti, ha invece adottato la stessa applicazione per la gestione del contante e delle note spese tra i collaboratori del centro. «Da tesoriera e amministratrice – spiega Lorella Raggi– mi devo occupare di tutta la parte finanziaria. Di solito utilizziamo carte flash prepagate e tanto, forse troppo, contante. E in questo caso ogni anticipo di cassa prevede una procedura complessa e laboriosa. Ora ho tutto sotto controllo. Ho dotato di una carta Soldo Business tutti i responsabili della comunità e non solo. Il vantaggio è che essendo l’amministratrice generale, mi basta utilizzare l’applicazione per avere un riscontro immediato di ogni spesa fatta».
Cosa emerge dall’analisi di questi casi? Che sempre più aziende necessitano di servizi in grado di garantire maggiore efficienza e precisione nella gestione della contabilità. Ma soprattutto che chi decide di lanciarsi nell’utilizzo di strumenti innovativi digitali scopre di poter avere accesso a vantaggi e benefici senza precedenti. Un motivo in più per spingere con convinzione sull’acceleratore dell’innovazione digitale nel settore finanziario anche in Italia.