Risultato da record per Samsung nel secondo trimestre 2017. L’azienda coreana ha archiviato il periodo con utili operativi in aumento annuo del 72%, a 14.000 miliardi di won, pari a 12,1 miliardi di dollari, i più alti nella storia della compagnia grazie ai risultati dei microchip.
Le vendite, secondo le comunicazioni della compagnia, sono stimate ai massimi di sempre a 60.000 miliardi di won (+17,8%). Il trend positivo, atteso per tutto il 2017, sembra immune dal tonfo del Galaxy Note 7 del 2016 e dalla caduta del vice presidente Lee Jae-yong, in carcere per uno scandalo di corruzione.
I dati dei settori di business e gli utili netti saranno diffusi con l’approvazione della trimestrale entro fine luglio. Secondo gli analisti, l’ottima performance è da legare alla domanda e al rialzo dei prezzi di Dram e Nand, i microchip di cui il colosso sudcoreano è leader mondiale: le stime, infatti, sono di utili operativi di 7.000 miliardi di won, oltre il precedente record di 6.300 miliardi del primo trimestre 2017.
Il comparto smartphone e attività mobile ha beneficiato del lancio di fine aprile del Galaxy S8, i cui pezzi venduti sono ipotizzati a quota 20 milioni. Oggi, intanto, è ripartita a vendita del Galaxy Note 7 nella versione rivista e corretta dopo lo stop a produzione e vendita dello scorso anno sui timori della batteria non rimovibile e a rischio incendio, in un’operazione costata miliardi di dollari e un duro colpo d’immagine.
Gli analisti vedono solidi risultati per tutto il 2017, con utili operativi superiore ai 13.000 miliardi di won anche nella seconda metà dell’anno. Nel terzo trimestre dovrebbero attestarsi a 13.900 miliardi (su vendite del 60.300 miliardi), in vista di un risultato finale annuale di 50.000 miliardi, oltre il record precedente di 36.700 miliardi risalente all’esercizio 2013.
I titoli Samsung Electronics hanno chiuso oggi alla Borsa di Seul con una flessione dello 0,46%, a 2.392.000 di won.