Secondo i rivenditori italiani, sarà la gestione della
virtualizzazione l’area in cui si profilerà una crescita netta
della spesa informatica nel corso del 2009; questo è quanto emerge
da uno studio pubblicato oggi da CA, Inc. (NASDAQ: CA).
L’indagine ha rivelato che quasi la metà (46%) dei rivenditori
italiani intervistati ritiene che quest’anno la spesa destinata
al Virtualization Management crescerà notevolmente. I rivenditori
prevedono anche un incremento nel Recovery Management (data
protection, business continuity & disaster recovery) con una
crescita del 32% e nel Business Service Management (+27%).
Un quadro analogo è emerso relativamente alle aree in cui i
rivenditori prevedono di ricavare i massimi profitti: il 48% di
essi ritiene infatti che queolla dell’Internet Security sarà una
delle più redditizie, seguita dal Recovery Management – secondo il
46% – e dal Virtualization Management – per il 44%. L’indagine,
svolta in tutto il territorio EMEA e condotta on-line sulla
comunità dei partner CA, ha rivelato che la gestione della
virtualizzazione è generalmente considerata un’area
importantissima per la crescita e per la spesa informatica in
EMEA.
Gilbert Lacroix, Senior Vice President of EMEA Channel Sales in CA,
ha così commentato: “È incoraggiante sapere che i nostri
partner italiani, e quelli di tutta l’area EMEA, riconoscono che
esistono concrete opportunità commerciali nel supportare i clienti
a migliorare l’efficacia e l’efficienza della funzione IT. La
buona gestione dell’infrastruttura di virtualizzazione
costituisce un esempio molto chiaro di come si possano generare
enormi miglioramenti della produttività e garantire un ROI
eccezionale. Forti della nostra offerta innovativa di prodotti
rivolti specificamente a queste aree di opportunità, i partner CA
si trovano nella situazione ideale per continuare ad aggiudicarsi
nuovi contratti e assicurare la propria redditività”.
L’inchiesta ha inoltre fornito informazioni utili sullo stato
d’animo dei rivenditori per quanto riguarda la recessione e il
tipo di aiuto che si aspettano di ricevere dai produttori.
Cosa pensano i rivenditori italiani
Economia in lieve flessione
Alla domanda riguardante la situazione economica attuale, il 77%
dei rivenditori italiani ha risposto che secondo loro continuerà a
peggiorare per tutto il 2009. La nota incoraggiante, però, è che
oltre la metà (il 52%) ritiene che si tratterà solo di una lieve
flessione.
Budget stabili per l’IT
L’indagine ha evidenziato un grado relativamente alto di
stabilità budgetaria, nonostante lo spettro dell’economia in
declino. Mentre l’82% degli intervistati italiani prevede dei
tagli, più della metà (il 56%) ha puntualizzato che essi saranno
contenuti, a potenziale indicazione che il peggio è già
passato.
Aiuto dai produttori
Il 69% dei rivenditori italiani ha dichiarato che la lead
generation (creazione di potenziali contatti) è un fattore molto
importante nel rapporto con i fornitori, seguita dagli incentivi
finanziari (50%) e da una ricca offerta di prodotti (49%).
“Senza dubbio ci troviamo in tempi difficili, ma sono contento
che questa indagine mostri un ‘cocktail incoraggiante’ di
realismo e ottimismo all’interno della comunità dei nostri
partner”. Ha aggiunto Lacroix “Pur continuando a offrire
un’ampia gamma di attività di training e di supporto ai partner,
ora CA punta soprattutto agli incentivi finanziari e alla lead
generation. Quest’anno abbiamo già introdotto nuovi programmi
per l’accrescimento del margine, secondo i quali i rivenditori
avranno diritto a un profitto maggiore se riusciranno a sostituire
prodotti concorrenti. Per noi il Canale è estremamente importante,
e per questo ci impegniamo affinché i partner registrino un utile
anche in questo periodo sfavorevole”.
Lo studio
Il “2009 CA Channel Index” è stato condotto in area EMEA,
interpellando tramite questionario on-line ben 1339 partner CA nel
periodo compreso fra il 18 dicembre 2008 e il 27 gennaio 2009.
Suddivisione dei soggetti intervistati per area geografica: Austria
99, Francia 186, Germania 298, Israele 6, Italia 112, Medio Oriente
e Turchia 60, Europa del Nord (Belgio, Olanda, Norvegia, Svezia,
Finlandia e Danimarca) 184, Portogallo 59, Spagna 80, Svizzera 119,
Regno Unito e Irlanda 136.