IL SERVIZIO

Nuovi voucher, partenza online a ralenti

Gli intermediari ancora non possono accedere alla piattaforma Inps. Poche le famiglie e le piccole imprese in possesso delle credenziali necessarie. La situazione potrebbe sbloccarsi a fine luglio quando il sistema sarà aperto a tutti

Pubblicato il 11 Lug 2017

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Partenza a rilento per la nuova piattaforma informatica dell’Inps per i voucher a cui da ieri potevano registrarsi coloro che volevano avvalersi della nuova disciplina delle prestazioni occasionali.

Come ricorda il Sole 24 Ore, l’operatività del sistema non è completa: sono esclusi gli intermediari abilitati che dovrebbero entrare nel sistema entro luglio. Per quanto riguarda la sezione dedicata al “Libretto famiglia” non sono staati riscontrati problemi se l’utilizzatore è un privato cittadino o una famiglia con Pin dispositivo. Nel caso del Contratto di prestazione occasionale alcune anomalie sono state riscontrate da persone fisiche o aziende individuali ma funziona a dovere se l’utilizzatore è una società. Secondo il quotidiano il problema discende dal fatto che nella sezione Partita Iva/ Codice fiscale sembrerebbe possibile l’inserimento solo di campi numerici e non alfanumerici.

La registrazione sulla piattaforma può essere fatta direttamente dall’utilizzatore o prestatore con l’utilizzo delle proprie credenziali personali (Pin Inps; credenziali Spid – Sistema Pubblico di Identità Digitale; Cns – Carta Nazionale dei Servizi) o avvalendosi dei servizi di contact center. Ma anche per chi sceglie la seconda opzione è preliminarmente necessario essere in possesso delle proprie credenziali (Pin Inps, Spid, Cns).

Come dicevamo fino a fine luglio gli intermediari abilitati non possono accedere al sistema voucher di Inps. E qui si registra un altro problema: sono ancora poche, infatti, le imprese o le famiglie già in possesso del Pin Inps o delle altre credenziali. Le imprese, ma anche associazioni di volontariato, nella stragrande maggioranza fanno riferimento agli intermediari per gestire i rapporti con l’Istituto, specie se hanno lavoratori dipendenti in forza, e le famiglie ai patronati (a meno che non abbiano già ricevuto il Pin in altre occasioni, come avviene, per esempio, richiedendo l’estratto contributivo personale). Di conseguenza normalmente non hanno necessità di proprie credenziali di accesso.

Solo le realtà più grandi e strutturate utilizzano il canale diretto, ma queste sono comunque escluse dalla disciplina sul lavoro occasionale perché occupano più di 5 dipendenti a tempo indeterminato. A questo punto gli utilizzatori, per procurarsi le credenziali, devono rivolgersi direttamente agli uffici Inps o chiedere il Pin con procedura telematica che richiederà comunque un po’ di tempo. Sul proprio sito l’Inps avverte che il Pin è il codice personale che consente di accedere ai servizi telematizzati. Il Pin iniziale è composto da 16 caratteri. I primi 8 sono inviati via sms, email o posta elettronica certificata e i secondi 8 con posta ordinaria all’indirizzo di residenza.

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