USI & CONSUMI

Carte di credito per le aziende, perché sono utili a migliorare la gestione del business

Molteplici i motivi per i quali le imprese ricorrono alla card: si va dalla necessità di snellire le procedure tra tra datore di lavoro e dipendente fino a quella di fornire liquidità agli impiegati in totale sicurezza

Pubblicato il 20 Lug 2017

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Alle aziende piace farli con le carte di credito. I pagamenti si intende. Lo dicono i numeri. In primis quelli di una recente ricerca commissionata da Visa, secondo cui il mercato delle carte di credito aziendali, nel 2015, ha subìto un incremento del 62% rispetto all’anno precedente. Una vera e propria esplosione, confermata dal fatto che il giro d’affari che ruota attorno al settore degli strumenti di pagamento alternativi al contante dipende, per circa il 50%, dalle carte di credito corporate. In Italia, l’Osservatorio Mobile Payment&Commerce del Politecnico di Milano ha inoltre evidenziato come nel 2016 i pagamenti digitali con carta siano cresciuti del 9%, raggiungendo i 190 miliardi di euro, una cifra pari al 24% dei consumi delle famiglie italiane. Seppur non si tratti di un dato strettamente legato alle carte di credito aziendali, è comunque un valore significativo in grado di fotografare il trend in atto.

Sul perché le aziende ricorrano sempre più spesso all’utilizzo delle carte di credito, i motivi sono molteplici. Per buona parte legati al tema dei pagamenti, ma non solo. C’è chi punta a snellire le procedure tra datore di lavoro e dipendente, o chi ha la necessità di fornire liquidità ai propri impiegati in trasferta in totale sicurezza. Nel complesso, si tratta di rendere più agevole il controllo e la gestione delle spese quotidiane. È una tendenza in qualche modo alimentata anche dalle numerose iniziative messe in atto in questo settore dagli istituti di credito, che hanno come obiettivo primario quello di rendere sempre più appetibile l’utilizzo di tali strumenti di pagamento, anche attraverso specifiche promozioni.

Andando ancor più nel dettaglio, però, incuriosisce anche il dato fornito dall’Osservatorio Carte di Credito, relativo alle carte prepagate. Questa soluzione sembra andare ancor più in contro alle esigenze di chi vuole gestire in maniera efficiente la contabilità aziendale. Stando agli ultimi dati disponibili, infatti, il 2015 è stato l’anno in cui si è registrata una vera e propria accelerazione di questa tipologia di strumento di pagamento, con un incremento nell’utilizzo del 12,8% rispetto all’anno precedente. A spingere le aziende verso l’uso di queste soluzioni di pagamento sono soprattutto le novità presenti sul mercato. Una su tutte quella che permette di aprire un conto-spese multiutente, pensato appositamente per il business delle aziende. Tra i principali vantaggi di questa formula innovativa, c’è senz’altro la possibilità di tenere sotto controllo, in tempo reale, tutte le uscite aziendali tramite un’applicazione intuitiva e di semplice utilizzo. Ma anche ridurre l’utilizzo del contante in azienda, intervenire in maniera immediata sulle diverse carte, trasferire denaro sui conti dei dipendenti/utenti istantaneamente senza nessun costo aggiuntivo, o ancora monitorare le transazioni 24 ore su 24.

Chi utilizza già da tempo le carte smart prepagate per dipendenti, non nasconde i benefici “Da tesoriera-amministratrice mi devo occupare di tutto – racconta Lorella Raggi, amministratrice e tesoriera della onlus Saman, comunità terapeutica che si occupa di dipendenze. Prima utilizzavamo le carte flash e tanto, tantissimo contante. Era una soluzione semplice, ma non avevo idea di quali fossero il saldo e la lista movimenti delle diverse carte se non quando chiedevo l’estratto conto alla banca. Ora con l’utilizzo di carte smart prepagate ho sempre tutto sotto controllo. Io sono l’amministratrice generale e attraverso la mia applicazione ho un riscontro immediato e puntuale di ogni spesa fatta”.

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