Il cloud fa volare gli utili di Microsoft. Nel suo quarto trimestre fiscale, chiuso il 30 giugno scorso, la casa di Redmond ha registrato utili netti per 6,51 miliardi di dollari, o 83 centesimi per azione, più del doppio rispetto ai 3,12 miliardi dello stesso periodo del 2016. Al netto di voci straordinarie, i profitti per azione sono saliti a 98 centesimi da 69 centesimi, sopra il consenso per 71 centesimi. I ricavi sono aumentati a quota 24,7 miliardi, oltre le stime per 24,27 miliardi.
Nel dettaglio, il fatturato legato alle attività cloud – sotto il cappello “Intelligent Cloud” – ha registrato un +11% a 7,4 miliardi; prodotti legati ai server e ai servizi cloud hanno registrato ricavi in rialzo del 15% grazie al +97% delle vendite di Azure (cloud computing). Le vendite della divisione “More Personal Computing” – che include risultati derivanti da licenze del sistema operativo Windows, da prodotti come telefoni e Surface, dalla console Xbox e dalla ricerca web – sono scese del 2% a 8,8 miliardi di dollari ma a cambi costanti il calo sarebbe stato dell’1%.
I ricavi della divisione “Productivity and Business Processes” – la seconda maggiore del gruppo, quella che include il pacchetto Office e anche LinkedIn, la cui acquisizione e’ stata completata l’8 dicembre 2016 – sono saliti del 21% a 8,4 miliardi; il social network per professionisti ha contribuito per 1,1 miliardi nel trimestre.
“L’innovazione attraverso le nostre piattaforme cloud ha garantito risultati forti nel trimestre – ha commentato il ceo Satya Nadella – I consumatori guardano a Microsoft e al nostro ecosistema di partner per accelerare le loro trasformazioni digitali e per sprigionare nuove opportunita’ in questa era”. Amy Hood, direttore finanziario e vicepresidente esecutivo di Microsoft, ha spiegato che “la società continuerà ad investire in aree chiave che guidano la crescita futura per Microsoft e per i nostri clienti”.