INNOVAZIONE

Agroalimentare, Cia-IsiameD portano in Marocco il modello digitale italiano

A Rabat una delegazione guidata dai due presidenti, Dino Scanavino e Gian Guido Folloni. Obiettivo le possibilità di collaborazione tra aziende nazionali e marocchine sul fronte della commercializzazione dei prodotti agricoli e per la produzione di energie da biomasse nel continente africano

Pubblicato il 24 Lug 2017

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Partnership Cia Agricoltori italiani-IsiameD: nasce il modello digitale per l’agroalimentare. E il Regno del Marocco sarà un hub per il Continente Africa. A fine giugno, a Milano, nella conferenza media “Internazionalizzazione & Innovazione: il modello digitale italiano” Cia Agricoltori Italiani ed IsiameD, insieme, avevano inaugurato il percorso per creare valore nell’economia digitale. Dopo meno di un mese, la prima tappa nel Regno del Marocco per conoscere le opportunità di collaborazione con le istituzioni e le imprese marocchine e avviare modelli di business con le aziende italiane in campo agricolo e ambientale.

Questo l’obiettivo della prima missione nel Regno del Marocco della partnership produttiva Cia Agricoltori Italiani – IsiameD (nella foto un momento della missione). La delegazione è stata guidata dal presidente nazionale Dino Scanavino e dal presidente di Isiamed (Istituto italiano per l’Asia e il Mediterraneo) Gian Guido Folloni, insieme al responsabile Ufficio del presidente, Relazioni esterne e territoriali Alberto Giombetti e alla responsabile dell’Ufficio Internazionale, Cristina Chirico.

La missione fa parte di un progetto di consolidata azione di diplomazia digitale, partita su invito dell’ambasciatore del Regno del Marocco a Roma Hassan Abouyoub, per far conoscere una realtà che ha un Pil positivo consolidato ed un piano concreto di investimenti nel settore dell’innovazione agroalimentare, strutturato da un sistema finanziario ed economico che lo pone come “hub” principale per il mercato del continente africano.

La delegazione italiana ha tenuto una riunione a Rabat con il responsabile dell’Agenzia per lo Sviluppo Agricolo (ADA – Agence pour le Développement Agricole), Hamid Felloun e il responsabile del Ministero dell’Agricoltura e della Pesca marittima e dello Sviluppo Rurale e delle Acque e delle Foreste, Nabil Chaouki. Poi a Meknès, la delegazione ha visitato l’agropolo dell’area, incontrando il presidente di Interprolive (la Federazione Interprofessionale delle Olive marocchina), Rachid Benali e il presidente di Agrinova, Mardoche Dévico.

Focus della missione, le possibilità di collaborazione tra aziende nazionali e marocchine sul fronte della commercializzazione dei prodotti agricoli e per la produzione di energie da biomasse nel continente africano.

Prossima tappa del progetto la costruzione del primo modello digitale italiano dell’agroalimentare che integra innovazione e relazioni internazionali per le Aziende italiane.

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