Sarà la Corte di Giustizia europea a decidere sulla legittimità delle maxi sanzioni inflitte dall’Antitrust a Telecom Italia, Wind Telecomunicazioni ed Acotel per pratiche commerciali scorrette nei servizi premium utilizzati via Internet da terminale mobile. L’ha deciso il Tar del Lazio con tre distinte ordinanze nell’ambito di altrettanti ricorsi proposti dalle società telefoniche. In contestazione ci sono i provvedimenti con i quali nel gennaio 2015 l’Antitrust sanzionò Telecom Italia con 1,75 milioni di euro, Wind Telecomunicazioni con 800mila euro e Acotel con 100mila euro.
Il Tar, considerato che con i ricorsi proposti le società telefoniche lamentano, tra l’altro l’incompetenza dell’Antitrust all’emanazione del provvedimento sanzionatorio ritenendo che la stessa sarebbe intervenuta in una materia la cui regolamentazione sarebbe invece rimessa all’Agcom, nonché che con una recente ordinanza il Consiglio di Stato ha rimesso alla Corte di giustizia Ue una serie di quesiti pregiudiziali di compatibilità con l’ordinamento euro-unitario, ha ritenuto che “la medesima questione si pone con riguardo alla fattispecie di cui all’odierno ricorso”. L’effetto è stato quello di disporre “la sospensione del ricorso in attesa della decisione della Corte”.