LE NUOVE NORME

Appalti digitali, il Ponte della Navetta di Parma aprista in Italia

Il bando di gara è stato sviluppato applicando le disposizioni del nuovo Codice dei Contratti. Primo test anche per l’uso del Bim nelle opere pubbliche

Pubblicato il 31 Lug 2017

digitale-170711134014

Il Ponte della Navetta di Parma è il primo appalto digitale in Italia. Venerdì scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il bando di gara per la realizzazione del Ponte della Navetta a Parma, una passerella di 70 metri esclusivamente destinata a pedoni e biciclette sul torrente Baganza (la cui piena fece crollare il ponte storico nel 2014) che costerà 1,34 milioni di euro.

La caratteristica principale di quest’opera, oltre la sua importanza in termini di mobilità sostenibile urbana, è che si tratta di un progetto pilota che sarà sviluppato applicando le disposizioni del nuovo Codice dei Contratti Pubblici e tramite appalto digitale dei lavori, il primo del suo genere annunciato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit). I modelli informativi hanno affiancato il Progetto “tradizionale” e allo stesso tempo hanno permesso di verificare, come spiegato in una nota del Ministero, “gli errori progettuali e le interferenze fra le varie parti costituenti la struttura del ponte durante la progettazione e le fasi di verifica e valutazione del Provveditorato”.

Ai documenti progettuali è stato aggiunto il “Capitolato Informativo”, vera sperimentazione nella gestione di un appalto Bim (Building information modeling) di un’opera pubblica, che contiene anche gli elementi per un efficiente “ambiente di condivisione dei dati” a supporto del processo di realizzazione e gestione dell’opera. “I modelli informativi e il Capitolato Informativo sono stati costruiti seguendo le linee delle nuove Norme Uni pubblicate a febbraio 2017”, spiega il Mit.

Le imprese che parteciperanno alla gara dovranno presentare l’Offerta per la Gestione Informativa (Ogi). Durante la fase esecutiva di costruzione del ponte i modelli informativi continueranno ad essere aggiornati seguendo la realizzazione dell’opera e supporteranno la direzione lavori nello svolgimento dell’opera. Il Bim serve ad ottimizzare le fasi di pianificazione, realizzazione e gestione di un progetto di infrastruttura o di edilizia tramite l’aiuto di un software. Grazie a tale tecnologia, i dati di una costruzione possono essere raccolti, combinati e collegati digitalmente. La sua realizzazione virtuale sara’ visualizzabile mediante un modello geometrico tridimensionale. La modellazione elettronica consentira’ di razionalizzare le spese e di rendere piu’ efficiente il settore delle costruzioni sotto diversi punti di vista. I dati Bim saranno poi resi disponibili al pubblico in formato digitale aperto (open data). Come previsto da decreto ministeriale, dal 2019 il Bim sarà obbligatorio per tutte quelle opere di interesse pubblico che superino i 100 milioni di spesa.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati