A inizio giugno si terrà a Hong Kong un convegno dell’Ieee,
l’associazione mondiale degli ingegneri elettrici ed elettronici,
dedicato al futuro delle tecnologie Ict, dando uno sguardo oltre
l’anno 2020. La previsione degli sviluppi delle tecnologie Ict e
del business a loro associato è in genere limitata ai prossimi
cinque, massimo dieci anni, vista la rapidità con cui l’Ict sta
cambiando la società e i modelli di business di fornitori di
terminali, apparati di rete, connettività e servizi. Quindi, per
prevedere oltre il 2020 è necessario guardare nella famosa palla
di cristallo, oppure bisogna usare una macchina del tempo, una
“time machine”, alla Jules Verne. Il convegno si chiama appunto
“Ieee Technology Time Machine” ed è composto esclusivamente da
esperti mondiali appositamente invitati a descrivere nei loro
keynote speech lo sviluppo a venti anni (futureproof?) delle
tecnologie di cui si occupano.
Non a caso il convegno si tiene a Hong Kong, tradizionalmente al
confine tra la Cina e il resto del mondo, visto che la Cina si sta
muovendo per ottenere appunto nel giro dei prossimi venti anni la
supremazia mondiale nelle tecnologie Ict: nella ricerca, nello
sviluppo degli apparati e nella diffusione su larghissima scala dei
servizi abilitati. Le tecnologie sono state ripartite in tecnologie
di base e tecnologie applicative.
Per quelle di base vengonoaffrontati i seguenti argomenti:
• Future of Silicon based
Microelectronics
• Carbon Nanostructures and
conducting Polymers in Electronics
• Energy Harvesting and Storage
• Displays and Touch Screens
• Natural User Interfaces and
Augmented Reality.
Per i temi relativi alla costruzione di micro-dispositivi
elettronici, si assisterà allo sviluppo travolgente delle
nano-strutture di carbonio che abilitano una forte
miniaturizzazione, ma probabilmente la tecnologia del silicio
continuerà ancora a essere competitiva fino al 2030. La raccolta e
lo stoccaggio di energia (batterie, super condensatori, celle a
combustibile) è probabilmente la sfida più grande, sia per le
Smart Grid, sia per permettere lunga vita (life-cycle) alle reti di
sensori. Infine, le interfacce di utente, schermi, interfacce
naturali e realtà virtuale/aumentata, sono ingredienti
fondamentali per abilitare i servizi del futuro.
Per le tecnologie applicative sono stati affrontati i 5 classici
filoni che dominano il settore Ict:
• Cloud Computing
• Internet of Things
• Smart Grid
• e-Health
• Intelligent Transportation Systems,
e due argomenti più focalizzati
sullo sviluppo delle reti e dei servizi:
• Future Directions in Wireless
• Future Mobile Services.
In questa rubrica ho avuto modo di illustrare quasi tutti i temi
applicativi classici (a presto i sistemi di trasporto
intelligenti), mentre è opportuno soffermarsi sugli ultimi due
temi, di più stretto interesse per l’industria delle
telecomunicazioni. Per quanto riguarda le reti wireless del futuro,
i due keynoter contrapposti sono il Cto di Ericsson e quello di
Huawei, a testimonianza del livello top di competizione ormai
raggiunto da Huawei nel settore delle reti. Ambedue si soffermano
sullo sviluppo travolgente delle reti wireless, sempre più
autonomiche ed eterogenee, e della loro convergenza con le reti di
accesso ottiche. Del futuro dei servizi mobili si occupano invece
speaker di Telstra, Ntt e Nokia.
L’accordo è per un futuro in cui il dispositivo mobile è la
cerniera tra il mondo reale, composto da ambienti e persone
corredati di oggetti intelligenti, e il mondo virtuale, che dovrà
essere realizzato tramite server su scala mondiale per consentire
gli imponenti calcoli paralleli in tempo reale necessari per
eseguire le transazioni simultanee di miliardi di utilizzatori.