Incentivi e sgravi anche per i piccoli operatori telefonici. Assoprovider, l’associazione degli internet service provider italiani indipendenti, scrive una lettera al ministro dell’Economia e dello sviluppo, Carlo Calenda, per chiedere più attenzione da parte dell’esecutivo sul ruolo che anche le aziende del settore di dimensioni ridotte possono avere nella “digital transformation” nazionale.
Nello specifico l’associazione chiede al ministro di “considerare tra gli attori degni di essere coinvolti nel piano di digitalizzazione del Paese (banda Ultra Larga, industria 4.0) anche le diverse migliaia di piccole aziende italiane che da diversi decenni si occupano di Tlc e del digitale italiano”. Si tratta, sottolinea Assoprovider “di operatori economici tipici del tessuto imprenditoriale italiano, che Istat certifica essere costituito per il 95% da imprese con meno di 15 addetti. Più di 5mila Pmi delle Tlc che generano complessivamente un giro di affari annuo superiore al miliardo di euro con importanti ricadute nell’indotto e nell’occupazione, specialmente giovanile”.