Il primo allarme risaliva al mese di giugno, e da allora “Submelius” è rimasto uno dei virus più minacciosi per gli internauti italiani. A confermarlo è il rapporto Eset di luglio, secondo cui il virus malevolo è stato il più attivo in Italia nelle ultime settimane, arrivando a minacciare il 32% degli utenti di Internet.
Il report della società specializzata in produzione di software inserisce “Submelius” in cima alla classifica dei cinque malware più diffusi nella Penisola nel mese appena concluso, e spiega che la minaccia è veicolata “principalmente attraverso Google Chrome”, e “colpisce specialmente siti famosi per la visione di film online“.
Il meccanismo di diffusione è questo: l’utente visualizza sul browser le classiche finestre con l’annuncio “è stato rilevato un virus” o “guadagna soldi lavorando da casa”, poi viene reindirizzato a un sito che chiede a sua volta di passare a un altro indirizzo, finché l’utente non clicca su ‘accetta’, “indirizzando così il browser – spiega Eset in una nota – verso il download di un’estensione dallo store di Google Chrome“.
Al secondo posto della classifica dei virus malevoli più diffusi in Italia c’è ScriptAttachment (rilevato nel 6% delle infezioni), che viene distribuito come allegato si una email: una volta aperto, scarica e installa differenti varianti di virus, la maggior parte dei quali costituiti da ransomware, che bloccano il sistema operativo dei dispositivi e chiedono un “riscatto” per sbloccare i dati contenuti nel Pc.