Un gemello digitale che sia in grado di riprodurre e simulare fedelmente il comportamento dei prodotti e delle linee di produzione nel manifatturiero. La le implicazioni più promettenti dell’industria 4.0 e dell’internet of things c’è il “digital twin”, tanto che il mondo produttivo sta iniziando a usare questa tecnologia e a proporla alle aziende più aperte verso l’innovazione. E’ il caso di Eurotech, azienda di Amaro, in provincia di Udine, che il proprio core business nella progettazione e commercializzazione di piattaforme IoT e computer ad elevate prestazioni (Hpc).
“Il digital twin – spiega Roberto Siagri, ad di Eurotech – è una copia digitale dinamica di qualcosa di reale, attraverso la quale risulta più facile interagire: rappresenta l’ingresso nell’era dell’economia dei dati. Vista la necessità di processi di produzione sempre più performanti, veloci e privi di errori, le imprese, in special modo manifatturiere, saranno in grado, grazie all’IoT ed ai gemelli digitali, di realizzare sistemi produttivi sempre più efficienti e sempre più sostenibili”.
E’ possibile creare il gemello digitale di un prodotto, di un sotto processo produttivo, e dei processi di funzionamento di un’intera fabbrica. “Il digital twin, il gemello digitale di un oggetto reale, potrà relazionarsi con altre entità digitali, indipendentemente dal luogo e dalla forma fisica, abilitando così la realtà aumentata, facilitando la simulazione – sottolinea Siagri – Si tratta di una grande trasformazione: tutte le attività diventeranno intelligenti e ogni asset materiale avrà un gemello digitale che consentirà la creazione di nuovi modelli di business in grado di aumentare la competitività dei prodotti, anche in mercati maturi. Con l’Internet delle cose e la digitalizzazione di tutti gli oggetti siamo entrati appieno nell’era dell’economia dei dati. I dati sono diventati la materia prima da cui partire, indipendentemente da quali siano i mercati di sbocco o i prodotti dell’impresa. Sono la nuova fonte di innovazione e la leva da usare per rendere le imprese innovative e sostenibili nel tempo. Attraverso l’elaborazione dei dati estratti dagli asset e dai prodotti – conclude – le aziende possono ripensare in maniera strategica la propria catena di fornitura e di distribuzione, i processi aziendali e i modelli di business”.