Ericsson ha intentato una causa in Germania contro Wiko, lamentando il fatto che il produttore di smartphone abbia utilizzato brevetti della casa svedese senza pagare nulla ai legittimi proprietari. I brevetti, secondo la denuncia, riguardano tecnologie essenziali per il 2G, 3G e 4G.
In un comunicato l’azienda svedese denuncia che Wiko avrebbe infranto i diritti di Ericsson per sei anni, operando “senza licenza e senza nessuna compensazione”.
Nella nota la multinazionale svedese spiega anche come abbia provato, nel tempo, a partire dal 2013, di ricomporre la controversia in maniera bonaria, e di come – non avendo ottenuto risultati – si sia sentita costretta a ricorrere alle vie legali come “ultima spiaggia”.
Secondo Gustav Brismark, chief IP officer in Ericsson, la condivisione delle tecnologie e gli open standard hanno segnato la fortuna della “smartphone revolution”, in un sistema però che ha potuto funzionare soltanto con il rispetto delle regole base da parte dei player del settore. “E’ scorretto – conclude Brismark – che Wiko abbia beneficiato dei nostri grandi investimenti in ricerca e sviluppo senza pagare un prezzo ragionevole per le nostre tecnologie brevettate”.