CYBERCRIME

Cybersecurity, così l’industria farà fronte a Wannacry (e non solo)

Ransomware, ransomworm, furti di credenziali, spearfishing avanzato. Il business ancora sotto scacco da attacchi che aggirano le protezioni finora adottate. Ma qualcosa sta cambiando: con il Gdpr gli investimenti in sicurezza scaleranno l’ordine del giorno dei cda aziendali. Ecco cosa ne pensano gli esperti

Pubblicato il 21 Ago 2017

fintech-gdpr-170719224326

Ransomware, ransomworm, furti di credenziali, spearfishing avanzato. Il cybercrime evolve raffinando le armi. Ma qualcosa forse sta cambiando. La moltiplicazione degli attacchi e il prossimo regolamento Gdpr (General Data Protection Regulation) potrebbe trasformare la cybersicurezza aziendale in una priorità per i consigli d’amministrazione di tutte le imprese.

Ma perché il mondo non riesce a far fronte agli attacchi? Le ragioni sono molteplici e di vario tipo. Secondo l’analista di Camden Associates Alan Zeichick sono sempre di più le aziende messe in ginocchio da ransomware: non solo per la compromissione delle attività di business, ma anche per le ricadute su trimestrali e nel valore delle azioni. “Il furto di credenziali – dice Zeichick – fornisce agli hacker le ‘chiavi del regno’, dal momento che consente l’accesso ai server di rete e ai database senza attivare gli allarmi”. Il ransomworm si propaga attraverso le reti, rubando risorse ed è complicato sradicarlo. Lo spearfishing riesce a ingannare tutti, da funzionari del governo agli addetti alla finanza aziendale.

Effetto sorpresa

Tutti sanno che può succedere, ma nessuno se l’aspetta davvero, l’attacco. “La più grande sorpresa sull’attacco di Wannacry – dice Duncan Brown, vice associato della European Security Practice di IDC – era rappresentato proprio dal fatto che è risultato una sorpresa per molti. Sì va bene, la maggior parte di chi lavora nell’industria era perfettamente consapevole dell’esistenza di questo tipo di minaccia. Ma la valutazione del rischio è stata toppata del tutto”. Risultato: la risposta è stata lenta e inefficace. In un film del 2016, “Equity”, uno dei personaggi dice: “Metà del mondo è paranoico e l’altra metà usa come password la parola ‘password’. Ecco, la sfida è trovare il giusto equilibrio tra paranoia e dabbenaggine” dice Brown.

Ma se la password più utilizzata nel mondo è “password”, “come facciamo a educare i dipendenti ingenui”, si chiede Eduard Meelhuysen, vice presidente di Bitglass – per scongiurare o mitigare i rischi? Più che investire in tecnologia – spiega Meelhuysen – serve educare le persone. Dobbiamo istruire i dipendenti, mostrare loro nuovi modi di autenticazione o nuovi modi di accedere a un nuovo sistema. Questo vale anche per il cloud computing: dobbiamo assicurarci di avere più controllo”.

Se però la formazione può assicurare dei vantaggi, “è anche un fatto che hacker, phisher o costruttori di ransomware sono sempre un passo avanti”. Dunque?

Non tutti gli attacchi iniziano con un’email di phishing o con un sito web hackato o con l’errore sconsiderato di un dipendente. Secondo Jason Steer solution architect a Menlo Securi, sono le strutture del web e le stesse tecnologie di security a tradire le imprese. Anche se un dipendente riuscirà sempre a fare “la cosa giusta”, prima o poi un guaio si presenterà. “Non possiamo essere ‘dipendenti dai dipendenti’ per distinguere il bene dal male – dice Steer -. Perché la ‘colpa’ non è tanto del dipendente, quanto di chi ha costruito le soluzioni utilizzate dal dipendente“.

Tecnologia di 23 anni fa

“Stai utilizzando un browser, qualunque browser? – dice Steer -. Allora stai utilizzando un’architettura vecchia di 23 anni. Non si dà mai il caso, all’interno di qualunque organizzazione, che si importi e renda esecutivo un comando, un documento, non autenticato e anonimo. Cosa che invece facciamo qotidianamente ogni volta andiamo su un sito. Inaccettabile”. Ecco perché, dice Steer, serve riflettere su come i dipendenti usano e accedono a Internet: “Perché i controlli e le tecnologie che usiamo per proteggerci non sono efficaci, oggi”.

E’ l’industria della security che non funziona, dice Carl Gottlieb, Consulting Director di Cognition Secure. “Questo perché i prodotti per la sicurezza vengono costruiti in laboratorio, ma non sappiamo come funzioneranno nel mondo reale. Dobbiamo costruire prodotti che sopravvivano all’ambiente reale”.

Secondo Laurance Dine, Managing Principal per l’Investigative Response Team di Verizon, l’altro vero “buco” è rappresentato dall’incapacità di saper ripristinare le informazioni che potrebbero andare distrutte con ransomware o altri tipi di attacco”. Le grandi organizzazioni possiedono sistemi per affrontare la corruzione o la distruzione dei dati, ma “la stragrande maggioranza delle aziende non ha idea di come ripristinare i dati”. E’ qui che sta una delle chiavi, “eliminare la redditività degli ‘attaccanti’. Se si dispone di backup efficaci è possibile ripristinare dati nella stessa quantità di tempo necessaria per pagare il riscatto. In questo modo l’hacker non ottiene nulla“.

L’efficacia della Gdpr

C’è però un elemento che potrebbe rivelarsi una leva per la sicurezza, il prossimo Gdpr (attivo in Europa da maggio 2018). “Possiamo dire che la privacy diventerà uno strumento per ottenere vantaggio competitivo – dice Gottlieb -. Se ci concentriamo sulla valutazione dei rischi business critical nel’IT, potremo evitare incidenti come Wannacry”. La Gdpr mette in primo piano la privacy e la data protection: se una compagnia rimane vittima di un attacco senza essersi attenuta a quanto previsto dal regolamento, potrebbe essere colpita con notevoli sanzioni.

“Il Gdpr è ottimo, sul fronte sicurezza informatica – dice Gottlieb -. Sì, avremo massicce multe, ma le multe saranno più alte del prezzo che l’azienda potrebbe dover pagare per una class action o per la distruzione dell’immagine. Dunque: investimenti in sicurezza obbligatori. Finora era difficile pensare a una giustificazione di business davvero buona per acquistare un firewall, ora la giustificazione ce l’abbiamo”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video & Podcast
Social
Iniziative
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati