Futuro rosa per lo streaming. Così la vede Goldman Sachs che nel report “Music in the Air” prevede che i ricavi annuali dello streaming musicali potrebbero toccare quota 34 miliardi di dollari entro il 2030 (28 da servizi in abbonamento e 6 da streaming free supportato dalla pubblicità), con 847 milioni di utenti paganti: una leva formidabile per l’intera industria musicale il cui valore potrebbe così lievitare a 41 miliardi di dollari.
Nonostante il business model dello streaming – come quello adottato da Spotify o Apple Music – richieda massicce economie di scala, Goldman Sachs stima che il mercato continuerà a crescere – più di otto volte l’attuale in termini di utenti paganti –, tanto da diventare profittevole.
Notizia ottima per etichette come Universal Music e Sony Music le cui valutazioni secondo Goldman Sachs a 20 e 19,5 miliardi di dollari, rispettivamente. E questo nonostante una quota venga riservata ai diritti di artisti e compositori.