MERCATO MUSICALE

Il boom dello streaming spinge il valore delle major discografiche

Il report “Music in the Air” prevede che il mercato dello streaming raggiungerà quota 34 miliardi di dollari nel 2030. Facendo lievitare a 20 miliardi le valutazioni di Universal Music e Sony Music

Pubblicato il 30 Ago 2017

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Futuro rosa per lo streaming. Così la vede Goldman Sachs che nel report “Music in the Air” prevede che i ricavi annuali dello streaming musicali potrebbero toccare quota 34 miliardi di dollari entro il 2030 (28 da servizi in abbonamento e 6 da streaming free supportato dalla pubblicità), con 847 milioni di utenti paganti: una leva formidabile per l’intera industria musicale il cui valore potrebbe così lievitare a 41 miliardi di dollari.

Nonostante il business model dello streaming – come quello adottato da Spotify o Apple Music – richieda massicce economie di scala, Goldman Sachs stima che il mercato continuerà a crescere – più di otto volte l’attuale in termini di utenti paganti –, tanto da diventare profittevole.

Notizia ottima per etichette come Universal Music e Sony Music le cui valutazioni secondo Goldman Sachs a 20 e 19,5 miliardi di dollari, rispettivamente. E questo nonostante una quota venga riservata ai diritti di artisti e compositori.

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