L'ANNUNCIO

Amazon-Microsoft, maxi alleanza in nome dell’intelligenza artificiale

L’intesa prevede l’integrazione degli assistenti virtuali Alexa e Cortana. Alla compagnia di Bezos un bacino di mezzo miliardo di utenti Windows, al colosso di Redmond un nuovo canale di interazione tramite gli speaker Echo. La rincorsa a Apple e Google è partita

Pubblicato il 31 Ago 2017

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Alexa di Amazon e Cortana di Microsoft diventano migliori amici virtuali. I due colossi tecnologici annunciano una partnership focalizzata sull’intelligenza artificiale, che avrà l’effetto di integrare i due assistenti fino ad oggi potenziali nemici l’uno dell’altro. Entro la fine dell’anno, gli utenti che utilizzano le piattaforme delle due compagnie potranno utilizzare indistintamente le due soluzioni. Ciò significa che si potrà utilizzare l’assistente Alexa tramite Cortana, ad esempio su un computer Windows, e Cortana tramite Alexa, ad esempio utilizzando gli speaker Echo di Amazon.

A rendere possibile l’integrazione tecnologica dal punto di vista strategico è il fatto che i due assistenti virtuali abbiano specificità diverse. Così, mentre gli utenti di Amazon potranno usare Cortana per controllare l’agenda di lavoro o farsi leggere un’email. Viceversa, con Alexa si potrà ascoltare musica e fare shopping online.

“Assicurarci che Cortana sia disponibile ai nostri clienti ovunque e su qualsiasi dispositivo è una nostra priorità – spiega l’amministratore delegato di Microsoft Satya Nadella -. Questa intesa è un grande passo verso questo obiettivo”. Soddisfatto dell’intesa anche l’Ad di Amazon, Jeff Bezos: “Il mondo è grande e sfaccettato. Ci saranno molteplici agenti intelligenti di successo, ognuno con accesso a set diversi di dati e con diverse aree di competenza. Insieme i loro punti di forza si completeranno diventando ancora più utili per gli utenti”.

L’alleanza tra i due giganti della tecnologia getta nuova benzina nel fuoco del mercato dell’intelligenza artificiale e in particolare in quello degli assistenti virtuali, già particolarmente affollato (oltre ad Alexa e Cortana ci sono Siri di Apple, Google Assistant e il più recente Bixby di Samsung). Secondo l’analisi di Forbes, attualmente Cortana è con ogni probabilità l’assistente vocale di minor peso in quanto utilizzato su pc e non su smartphone. Non proprio il massimo per l’interazione fra utente e assistente digitale. Mentre Alexa e la sua “casa” Echo, hanno un futuro assicurato nel campo degli assistenti vocali soprattutto nell’universo e-commerce.

L’interoperatività tra Alexa e Cortana, spiega la rivista, a prima vista è “goffa”, ma assume un significato preciso all’interno di una battaglia più ampia che vede in prima fila Amazon contro Google. Se Microsoft infatti ha tutto l’interesse a spingere Cortana fuori dal raggio d’azione dei pc, verso le auto che si guidano da sole o verso voci come quelle di Alexa, quest’ultima interagirà meglio nell’Outlook di Microsoft, che consente di leggere le email o creare agende e calendari di lavoro.

Ma, sottolinea Forbes, soprattutto Amazon avrà accesso ai 500 milioni di utilizzatori di Windows 10, allargando la platea dei suoi utenti nella sfida che sta ingaggiando con Apple e soprattutto con Google. Entrambi questi due colossi utilizzano Siri e Google Assistant, i loro assistenti vocali, sugli smartphone attraverso le piattaforme iOS e Android. Secondo Forbes, circa un miliardo di smartphone con un sistema operativo Android possono usare i servizi di Google.

Tuttavia solo il 15% di questo esercito di un miliardo di utilizzatori hanno una versione Nougat di Android, per cui solo 150 milioni di utenti Android possono utilizzare il Google Assistant. Si tratta di una platea molto vasta, un vantaggio competitivo che, nota su Forbes l’analista Patrick Moorhead, i 500 milioni di utilizzatori di Windows 10 che Amazon conquisterà tramite l’alleanza con Cortana “sono in grado di neutralizzare”.

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