MOBILE

Iliad pronta allo sbarco. Investiti in Italia 58 mln su 1 mld

L’annuncio del gruppo Tlc nel comunicato sui conti semestrali. Previsti 100 milioni quest’anno per il lancio commerciale, oltre ai 920 stanziati per le frequenze. L’ad Maxime Lombardini: “Interessati all’asta 5G”

Pubblicato il 01 Set 2017

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Iliad pronta a sbarcare in Italia dove ha investito 58 milioni nel primo semestre 2017. Lo comunica la stessa società di Tlc che fa capo a Xavier Niel nel comunicato sui conti del periodo gennaio-giugno, che mostrano un utile pari a 232,6 milioni e ricavi pari a 2,46 miliardi di euro (+7,3%).

In alcune slide specifiche sull’Italia, dove, a quanto riferito dal numero due Thomas Reynaud a Bloomberg, il servizio di telefonia mobile partirà a fine 2017-inizi 2018, Iliad illustra le attrattive del mercato: uno dei più grandi in Europa, circa 100 milioni di Sim in un mercato molto volatile, tre operatori che hanno quote equivalenti, opportunità sulla telefonia fissa.

Per la “campagna d’Italia”, aggiunge la società, “la squadra locale è stata quasi completamente assunta” e la scelta del ceo è “in corso di finalizzazione”. “Siamo stati accolti in Italia molto bene da tutti i poteri pubblici – ha detto il ceo Maxime Lombardini -. Noi veniamo per investire, creare posti di lavoro, realizzare un’infrastruttura, non veniamo a comperare un’azienda. Non e’ la stessa cosa. Vogliamo realizzare il nostro progetto con gli italiani, nel rispetto della normativa italiana. Non abbiamo avuto alcun problema finora”.

In questa fase siamo focalizzati sul mobile – ha detto Lombardini -. Il fisso non è la priorità del momento. Però guardiamo con attenzione a quello che fa Enel con cui siamo in contatto”, ha spiegato il responsabile parigino, ribadendo che l’azienda ha “ovviamente contatti anche con Telecom Italia per questioni quali l’interconnessione o la portabilità”. Quanto alla partecipazione alle aste 5G che intende indire il governo – ha detto – “siamo certamente interessati”. Insomma, Lombardini guarda con “fiducia” alle prospettive di sviluppo di Iliad in Italia. Tra l’altro, ha puntualizzato, “pensiamo che ci sia una vera opportunità sul fisso anche se non ci sono progetti a breve termine. Con Enel opportunità veramente unica, c’è spazio per un nuovo operatore che rivoluzioni il mercato italiano”, uno dei più grandi d’Europa, con quasi 100 milioni di schede Sim.

Dei 58 milioni, 50 sono stati spesi per l’acquisto di frequenze da Wind-Tre. Nella Penisola, inoltre, dalla fine del 2016 al primo semestre 2017, il gruppo “si e’ assicurato una rete di raccolta di quasi 10.000 km di fibra e ha dispiegato il nucleo di rete, ha implementato soluzioni di roaming, negoziato i contratti di interconnessione e reclutato un team per assicurare la gestione operativa della nuova filiale” italiana. Secondo quanto ha indicato dal ceo di Iliad, Maxime Lombardini a marzo in occasione della presentazione dei conti annuali 2016, il gruppo francese conta di investire un totale di circa 100 milioni di euro quest’anno in Italia per preparare il lancio commerciale dei suoi servizi. Questi si aggiungono ai 920 milioni già previsti e stanziati per le frequenze, suddivisi tra i complessivi 450 milioni a Wind-Tre e i 470 milioni allo Stato italiano, spalmati tra quest’anno e il 2029.

Il gruppo francese, che controlla l’operatore di tlc Free, ha registrato nel primo semestre un utile netto di 232,6 milioni di euro, in progresso del 22,1% rispetto ai 190,4 milioni dello stesso periodo del 2016, sulla spinta dell’attività nella telefonia mobile. Il risultato operativo corrente ammonta a 430 milioni (+19,4%) e l’Ebitda consolidato totalizza 874,6 milioni (+8,2%). Il fatturato del gruppo è cresciuto del 7,3% a 2,46 miliardi e si suddivide tra 1,39 miliardi nella telefonia fissa (+4,8%) e 1,07 miliardi nel mobile (+10,5%).

E’ la prima volta che il fatturato nel mobile di Iliad supera la soglia di 1 miliardo di euro. La crescita dell’Ebitda del gruppo – spiega Iliad – risulta unicamente dal miglioramento della redditività delle attività nel mobile, grazie a una maggiore quota di traffico sulle reti proprie e al miglioramento del mix abbonati. La redditività nel fisso e’ stata invece negativamente influenzata da decisioni normative, dall’aumento dei costi del personale legato all’accelerazione dell’introduzione della rete Ftth e anche dall’aumento dell’offerta, in particolare tv tramite Canal Panorama, che ha peraltro contribuito all’aumento del fatturato.

Il gruppo conta 19,6 milioni di abbonati e quasi 13 milioni sono nel mobile, con un incremento di 440.000 nel semestre e di 200.000 nel secondo trimestre (“primo in Francia per il 22esimo trimestre consecutivo”). Quasi 6,5 milioni sono invece gli abbonati nella banda larga e ultra larga, con 83mila nuovi abbonati netti. Nell’Ftth – precisa la nota – il gruppo e’ il primo operatore alternativo con 5,3 milioni di prese collegabili (+900mila nel semestre) e 420mila abbonati (+110mila). Al 30 giugno scorso il gruppo aveva una quota di mercato francese del 24% nella banda larga e ultra larga fissa e il 18.5% nel mobile. Nel semestre Iliad ha investito 723 milioni in infrastrutture fisse e mobili. Il rapporto di indebitamento “resta tra i piu’ bassi tra gli operatori tlc in Europa” ed e’ pari a 1 volta l’Ebitda al 30 giugno. Il gruppo ha confermato gli obiettivi che prevedono tra gli altri una quota di mercato del 25% nel lungo termine sia nella banda larga e ultra larga sia nel mobile, un tasso di copertura della popolazione nel 4G vicino all’85% a fine 2017 (dall’82% a fine giugno), un margine Ebitda superiore al 40% in Francia nel 2020 (dal 35,5% a fine giugno, +0,3 punti) e un livello di investimenti (frequenze escluse) in Francia tra 1,4 e 1,5 miliardi l’anno nel 2017 e nel 2018.

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