Calenda arruola Francesco Caio come consulente per le reti. L’ex Ad di Poste Italiane diventerà “consigliere” al Mise, e farà parte di un gruppo di lavoro, in via di costituzione, che si occuperà di politica industriale sul fronte Tlc ed energia. Data la sua esperienza nel settore Tlc, il manager si occuperà di infrastrutture di telecomunicazioni in concomitanza con il roll out del piano Bul. A nominarlo lo stesso ministro dello Sviluppo economico. L’incarico conferito a Caio non prevede alcuna retribuzione.
Caio, nato a Napoli nel 1957, ha un importante passato nelle telecomunicazioni. Ha guidato la Omnitel (responsabile divisione Telecom e multimedia), primo operatore privato di telefonia mobile, poi la sua capogruppo Olivetti. Dopo la guida della Merloni ha lasciato l’Italia per la britannica Cable & Wireless.
Sia nel 2008 che nel 2009 è stato consulente per i governi inglese e italiano nella definizione delle politiche industriali per lo sviluppo delle reti a banda larga. E’ suo il famoso “piano Caio” in cui si denunciavano le inadeguatezze del sistema Italia in tema di banda larga. Prima di guidare Poste, dal 2014 al 2017, è stato Ad di Avio.