Comprendere come la diffusione di nuovi strumenti e tecnologie possa incidere nella costruzione di un nuovo rapporto tra Stato e cittadini; analizzare le implicazioni relative alla creazione di ulteriori possibilità di semplificazione da parte della pubblica amministrazione, senza dimenticare di approfondire le implicazioni etiche e sociali derivanti dall’utilizzo – o dal mancato utilizzo – dei nuovi strumenti di Intelligenza Artificiale.
Sono questi alcuni dei temi sui quali la task force IA, che questa mattina si è riunita per la prima volta nella Sala Monumentale di Palazzo Chigi, si confronterà per i prossimi mesi.
A margine del percorso di selezione avviato dopo la call pubblicata in aprile, con l’obiettivo di creare il primo gruppo di lavoro italiano che potesse avviare la discussione e lo studio su questi temi, sono nati:
- il gruppo di coordinamento: trenta profili multidisciplinari provenienti dall’Accademia, da organizzazioni internazionali, dal mercato e dal mondo delle start-up che guideranno i lavori.
- una community dedicata alla raccolta di idee, contributi e al confronto sulle tematiche al centro del dibattito del gruppo di coordinamento.
Entro dicembre verrà presentato un primo rapporto sintetico – un libro bianco – con suggerimenti e raccomandazioni che la pubblica amministrazione italiana potrà adottare per allinearsi alle migliori prassi internazionali. La task force, inoltre, valuterà possibili progetti pilota per sperimentare applicazioni e servizi che utilizzano strumenti di Intelligenza Artificiale con i soggetti che si candideranno.
In concomitanza con l’avvio dei lavori è stato pubblicato il sito ia.italia.it un vero e proprio strumento di lavoro che oltre ad ospitare la community, raccoglie sia materiali di lavoro prodotti dalla task force, sia documenti pubblicati da soggetti internazionali rilevanti sul tema.