Nella nuova ondata di digital transformation, l’Internet of Things è destinato a giocare un ruolo di primo piano per utenti e fornitori di servizi. Secondo la GSMA, per gli operatori Telco il lancio commerciale di reti Low Power Wide Area Networks (LPWAN) in bande licenziate può valere fino a 1.800 miliardi di dollari a livello globale entro il 2026. La stima si basa sui dati dell’IoT Forecast Database Research della società di analisi Machina Research e ben testimonia la grande opportunità legata ai nuovi servizi e applicazioni IoT. Attualmente sono stati lanciati 15 servizi commerciali in ambito Mobile IoT da parte di 12 operatori di rete radiomobile tra cui AT&T, Telstra e Verizon attraverso la tecnologia LTE-M, China Mobile, China Telecom, China Unicom, Deutsche Telekom, KT, LG Uplus, M1, Turkcell e Vodafone in tecnologia NB-IoT.
La quota di mercato maggiore sarà ad appannaggio della regione Americana con un valore stimato pari a 534 miliardi di dollari equivalente a circa un terzo delle revenue totali.
In termini di verticals, le maggiori opportunità arriveranno da applicazioni su connected home (441 miliardi di dollari), consumer electronics (376 miliardi di dollari) e connected car (273 miliardi di dollari). A seguire le applicazioni legate all’ambito smart city/smart utility con un valore di mercato pari a 128 miliardi di dollari per i servizi di tipo connected energy e 78 miliardi per le connected cities.
Secondo Alex Sinclair, Chief Technology Officer di GSMA: “Anche se ci troviamo in una fase di grande eccitazione per le reti Mobile IoT in bande di frequenza licenziate con lanci commerciali multipli in tutto il mondo e con la disponibilità di centinaia di applicazioni e soluzioni, molto resta da fare. Molti operatori stanno già iniziando a raccogliere i benefici derivanti dal deployment di reti e servizi Mobile IoT e noi incoraggiamo altri operatori ad agire adesso per capitalizzare questa chiara opportunità di mercato accelerando ulteriormente lo sviluppo dell’Internet of Things”.