Da una parte Tim, dall’altra Utilitalia, Federazione che riunisce oltre 500 operatori attivi nei servizi pubblici di acqua, ambiente, energia elettrica e gas. Al via un accordo con l’obiettivo di accelerare al massimo i tempi della realizzazione della rete in fibra ottica. Il Memorandum of Understanding punta a facilitare l’utilizzo di infrastrutture preesistenti (tubi, cavidotti e reti dell’illuminazione pubblica) dei gestori dei servizi pubblici locali.
Si tratta del primo accordo-quadro, non esclusivo, che in attuazione del Dlgs.33/2016 definisce una procedura unica immediatamente operativa e applicabile a livello nazionale per regolare le operatività per l’accesso e
il co-utilizzo delle infrastrutture delle aziende aderenti alla federazione.
Grazie alla conclusione di accordi per il co-utilizzo delle infrastrutture esistenti, infatti, si ridurranno drasticamente gli scavi per la posa della fibra e i conseguenti disagi per la cittadinanza e la circolazione stradale. Sempre nell’ottica di minimizzare gli impatti socio-ambientali, l’accordo prevede inoltre la collaborazione tra Tim e le aziende associate a Utilitalia per la progettazione condivisa nei casi di posa di nuove infrastrutture.
L’iniziativa darà un ulteriore impulso alla sviluppo della rete in fibra ottica di Tim su tutto il territorio nazionale che ha già raggiunto il 71% di copertura con oltre 17 milioni di abitazioni in circa 2.100 comuni, grazie agli importanti investimenti previsti nel triennio 2017-2019 pari a circa 11 miliardi di euro in Italia di cui 5 dedicati esclusivamente allo sviluppo della banda ultralarga fissa e mobile.