L'INDISCREZIONE

Vitrociset venduta, ma serve ok del governo

Secondo quanto riporta il giornalista Gianni Dragoni sul suo blog, a comprare la società sarà Antonio Di Murro, azionista del Tecnolopolo Tiburtino di Roma. L’operazione va notificata a Palazzo Chigi perché riguarda settori strategici come sicurezza e difesa che rientrano nella golden share

Pubblicato il 13 Set 2017

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La Vitrociset sta per cambiare proprietario. Edoarda Crociani, la vedova di Camillo Crociani, ex manager pubblico che guidò la Finmeccanica dal 1974 al 1976 ha raggiunto l’accordo per cedere l’azienda informatica attiva nella difesa, spazio, sicurezza e traffico aereo. Lo scrive il giornalista Gianni Dragoni suo suo blog “Poteri deboli”. Il compratore è Antonio Di Murro, azionista del Tecnopolo di Roma.

Secondo Dragoni l’accordo per la cessione è già stato firmato per un prezzo di 50 milioni di euro per tutte le attività industriali di Vitrociset, compresi gli immobili, lo stabilimento di via Tiburtina e quello non più utilizzato di via Salaria. Gli immobili sono stati scorporati dalla parte industriale con una scissione parziale e trasferiti in una nuova società, la Ciset Srl.

Entrambe le società – Vitrocisei e Ciset – sono controllate dalla famiglia Crociani attraverso una holding olandese, oggetto della cessione. L’operazione crerebe – secondo Dargoni – anche un vantaggio fiscale per il venditore, perché in Olanda le tasse sulle plusvalenze sono più basse che in Italia.

L’operazione deve ancora superare alcuni passaggi formali. Per prima cosa dovrà essere notificata al governo: dato che l’azienda è attiva nella difesa e sicurezza nazionale il governo può esercitare i poteri previsti dalla legge del 2012 sul “golden power”, che ha sostituito la “golden share”.

Un passaggio toccherà anche Leonardo (ex Finmeccanica) che detiene l’1,5% di Vitrociset e della “sorella” immobiliare Ciset: in base agli accordi potrebbe esercitare un diritto di prelazione. Ma non ci sarebbe l’intenzione di farlo.

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