Il valore del mercato italiano della telefonia mobile si contrarrà di qui ai prossimi tre anni. È quanto sostiene l’agenzia Fitch secondo cui a determinare la retrocessione sarà lo sbarco di iliad, il quarto operatore mobile atteso per fine anno- inizio 2018. L’agenzia ha messo nero su bianco l’infausto scenario nel report Italian Telecoms: a changing competitive landscape.
Nonostante le perplessità di alcuni analisti, nonché dei principali competitor, in merito alla reale capacità dell’operatore francese di “rubare” clienti agli avversari – fra i fattori “contro” ci sarebbe la scarsa propensione degli italiani a fidarsi dei new entrant (almeno nel settore delle tlc) – secondo Fitch invece la telco d’oltremanica proprorrà un’offerta taklmente conveniente dal punto di vista dei prezzi da mettere a serio rischio le quote di mercato in capo ai competitor, alla stregua di quanto avvenuto in Francia. L’obiettivo è di arrivare a un marketshare del 10%. L’inasprimento della guerra sui prezzi avrà un impatto consistente sull’Arpu: quello italiano è fra i più bassi in Europa occidentale e a determinarne il valore è stata proprio la guerra dei prezzi che si è consumata nel biennio 2012-2014. Lo scenario “base” analizzato da Fitch prevede una riduzione del 5% dei ricavi da servizi per il mobile nel corso del triennio.
In vista del debutto la compagnia francese sta progressivamente attivando i propri impianti sul territorio italiano e ha già investito i primi 58 milioni di euro, di cui 50 per l’acquisto di frequenze da Wind-Tre. L’azienda capitanata da Xavier Niel conta, inoltre, di investire altri 40 milioni di qui a fine anno per arrivare dunque al tetto dei 100 milioni a supporto del lancio commerciale dei servizi. A ciò si aggiungono 920 milioni già previsti e stanziati per le frequenze, suddivisi tra i complessivi 450 milioni a Wind-Tre e i 470 milioni allo Stato italiano, spalmati tra quest’anno e il 2029.
Il 14 settembre intanto Niel è stato avvistato a Roma in un noto ristorante in compagnia del presidente di Fca e Exor John Elkann e del fondatore di Snapchat Evan Spiegel. I tre sono stati protagonisti di un dibattito a porte chiuse che ha visto a confronto oltre un centinaio fra imprenditori italiani e stranieri presso la Luiss di Roma nell’ambito del Global Founders Forum 2017, il network che riunisce manager e imprenditori attivi nel settore dell’innovazione e del digitale.