Frequenze interferenti, l’Italia raggiunge un accordo con la Francia e la Città del Vaticano. Si tratta di un passo fondamentale per la riorganizzazione dello spettro radio italiano, anche in vista della maxi-operazione che interesserà il Paese per arrivare puntuale all’appuntamento del 2022 quando, come richiesto dall’Europa, dovranno essere state liberate le frequenze della banda 700 Mhz da destinare alle Tlc per il 5G.
L’accordo di oggi giunge al termine del lungo lavoro diplomatico effettuato dal Paese sotto la direzione del sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli. L’Italia si allinea così agli altri Paesi europei, uscendo dallo stato di “illegalità” in cui versava a causa dell’utilizzo indebito di frequenze assegnate ad altri Paesi confinanti, secondo la conferenza di pianificazione di Ginevra 2006.