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Accordi internazionali frequenze, Giacomelli: “Via alla liberalizzazione dello spettro”

Il commento del sottosegretario alle Comunicazioni alla firma tra Vaticano, Francia e Italia: “Rispettato l’impegno assunto tre anni fa: rispetteremo la scadenza europea di fine anno”. A breve anche l’accordo con il Principato di Monaco

Pubblicato il 27 Set 2017

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“Con la firma ieri dell’accordo tra Vaticano, Francia e Italia per il coordinamento tirrenico delle frequenze, per la prima volta l’Italia parte con il processo di liberalizzazione dello spettro, anche alla luce del passaggio della banda 700 Mhz alle comunicazioni mobili, avendo definito in anticipo gli accordi internazionali”. Lo dice il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Antonello Giacomelli a commento dell’accordo di cui ieri CorCom ha dato notizia.

L’accordo di ieri è alla firma ora anche del Principato di Monaco. Per Giacomelli “abbiamo rispettato l’impegno assunto tre anni fa, all’inizio di questo cammino. Allora in tema di interferenze gli unici paesi sotto osservazione dell’Itu (International Telecommunication Union) erano Iran e Italia. Oggi la situazione è radicalmente cambiata tanto che rispetteremo la scadenza europea di fine anno per il raggiungimento degli accordi di coordinamento con i paesi confinanti”.

“Nei giorni scorsi – ha concluso Giacomelli – abbiamo firmato un analogo accordo con la Spagna ed è in dirittura d’arrivo la firma dell’intesa con Austria e Svizzera. L’ultimo passaggio importante ci sarà nelle prossime settimane con i paesi Adriatici (Ex-Jugoslavia, Albania e Grecia), Malta e i paesi nord-africani”.

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