L'INTERVISTA

Hedberg: “In Italia troppa competizione sui prezzi, così si condizionano investimenti”

Il ceo di Wind Tre: “Si riducono i margini e si impedisce alle telco di liberare risorse da destinare ad innovare network e tecnologie”. E avverte: “Serve più engagement tra le aziende del settore per rafforzare la partnership col governo”

Pubblicato il 02 Ott 2017

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In Italia la troppa competizione sui prezzi frena gli investimenti. Lo ha detto in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, il ceo di Wind Tre, Jeffrey Hedberg. “C’è un’enorme competizione sui prezzi. Ed è un problema perché oltre a ridurre i margini non permette alle telco di liberare risorse adeguate per gli investimenti su network, sistemi, tecnologia e per sviluppare competenze e capacità necessarie ad affrontare le nuove sfide della rivoluzione digitale”, avverte il manager, sottolineando che la competizione al ribasso è uno delle “particolarità inusuali” dell’Italia.

Per Hedberg sarebbe inoltre necessario un maggior “engagement” fra le aziende del settore funzionale al rafforzamento della partnership con il Governo. “Una maggiore collaborazione con l’Esecutivo è importante per noi, per i nostri obiettivi di business, come per il Governo che è sensibile alla digitalizzazione del Paese e allo sviluppo dell’ultrabroadband per colmare il gap con il resto d’Europa”, spiega.

Per quanto riguarda i due brand, Wind e 3, il ceo ricorda che i due brand continueranno a coesistere dato che sono “forti, storicamente riconosciuti e complementari”.

Sul fronte occupazione – o meglio di come l’integrazione potrebbe impattare sui posti di lavoro – il manager ricorda che la salvaguardia dei livelli occupazionali ha accompagnato le scelte fin dall’inizio. “Abbiamo avviato una politica di esodi incentivati volontari – evidenzia – e concluso l’esternalizzazione di 4 call center senza creare disruption dal punto di vista sociale e del business”.

Sul debito di Wind Tre “è una questione che stiamo affrontando insieme con gli azionisti – annuncia Hedeberg – E’ un buon momento dal punto di vista dei tassi e crediamo che questa sia un’opportunità per rifinanziarlo e ridurre il costo del debito”.

Infine focus sulle reti. “Entro 12-18 mesi avremo la migliore rete mobile italiana – sottolinea – Ora stiamo consolidando il network in tante città. Ricordo che abbiamo messo in programma 6 miliardi di euro in investimenti nelle infrastrutture digitali per i prossimi anni”.

E il 5G per il quale è in cantiere l’asta? “Partecipare è per noi un’opportunità chiave, è chiaro – dice il ceo – Sul 5G comunque ci stiamo già preparando attivamente con la sperimentazione del Mise che prevede una compagine allargata con diversi partner tecnologici. Wind Tre, insieme a OpenFiber, si è aggiudicata il servizio sperimentale a Prato e a L’Aquila”.

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