IL CASO

Caos Spesometro, ancora una proroga. Giallo fatture “scartate”

Nuovo rinvio al 16 ottobre per la presentazione in via telematica dei dati delle fatture emesse e ricevute sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate. In corso ulteriori verifiche tecniche: il sistema è un tassello importante dell’Agenda digitale italiana

Pubblicato il 05 Ott 2017

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Arriva una nuova proroga per lo Spesometro, dopo il blocco della piattaforma online di fine settembre: il ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato che è posticipato al 16 ottobre 2017 il termine per effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati delle fatture emesse e ricevute relative al primo semestre del 2017. La proroga è prevista da un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, che oggi ha firmato il provvedimento.

Si tratta dell’ennesimo ostacolo sul percorso dello Spesometro 2017. Nel weekend del 23-24 settembre è andato fuori uso il sistema telematico dell’Agenzia delle Entrate per l’invio telematico dei dati delle fatture emesse e ricevute. Malgrado la scadenza dei termini fissata per giovedì 28 settembre, il servizio era stato interrotto perché inserendo soltanto il codice fiscale dei contribuenti era possibile accedere a tutti i loro dati in “palese violazione della privacy“. Il Consiglio nazionale commercialisti ha segnalato il disservizio e chiesto uno slittamento dei termini. Dopo qualche giorno il sistema è stato reso nuovamente accessibile ma solo per parte delel funzionalità; intanto l’Agenzia delle Entrate aveva comunicato la proroga al 5 ottobre per le trasmissioni e la non applicazione delle sanzioni fino al 13 ottobre.

Nei giorni scorsi, inoltre, si sarebbero registrati sul sistema ulteriori malfunzionamenti per alcune tipologie di utenti ”professionali” con alcune pratiche che sarebbero state scartate senza apparente motivazione. In questo caso, riporta l’Ansa, i contribuenti saranno ricontattati dagli uffici per risolvere il problema: si attende una nota tecnica delle Entrate che precisi che cosa fare, se inviare i dati nuovamente o considerarli accettati.

Sulla vicenda è intervenuta Sogei per rassicurare sul corretto funzionamento della piattaforma e sulla protezione dei dati: “Il sistema non è stato violato da un punto di vista della sicurezza informatica, non vi è stato infatti nessun accesso non autorizzato o una sottrazione di dati da parte hacker”, ha assicurato l’Ad Andrea Quacivi. “Si è trattato di una scelta funzionale”, per dare “agli operatori economici il massimo delle possibilità e degli strumenti” atti ad “agevolare il rispetto dell’adempimento fiscale”; “questa componente di facilitazione non ha determinato la violazione della privacy“.

Sogei ha comunque proceduto alle verifiche tecniche richieste sia dalle Entrate che dal Garante della Privacy Antonello Soro che, in una lettera al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha definito “inderogabile una forte iniziativa” da parte delle istituzioni coinvolte “per una verifica puntuale dello stato di sicurezza delle banche dati pubbliche e dei processi in corso di attuazione dell’Agenda digitale“.

Lo Spesometro è un servizio fondamentale anche per il decollo della e-fattura B2B a cui sta lavorando il governo in vista della stesura della nuova legge di Bilancio per combattere le frodi Iva. Il progetto ha bisogno del via libera della Commissione europea: una volta ottenuto il disco verde di Bruxelles, la fatturazione elettronica obbligatoria tra privati scatterà a gennaio 2019. L’obiettivo dichiarato è raggiungere il livello della fattura elettronica verso la PA, un servizio ormai maturo: da giugno 2014 al 31 agosto scorso, il sistema ha ricevuto e gestito circa 75,5 milioni di file. Solo quest’anno, sono stati gestiti mediamente circa 2,5 milioni di file fattura al mese.

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