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#EYCAPRI E-payment, Pimpinella: “Servono marketplace italiani”

Il presidente di Apsp: “Ott monopolisti delle vendite e anche nelle procedure di incasso. In Italia tutte le condizioni per limitare il fenomeno”

Pubblicato il 05 Ott 2017

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“L’azione degli Over The Top sta portando a un mercato no brand in cui i colossi oscurano i marchi delle imprese assumendo un ruolo tendenzialmente monopolistico nelle vendite, nella gestione delle informazioni e nelle procedure d’incasso e pagamento”. Lo ha detto Maurizio Pimpinella, presidente di Apsp (Associazione Prestatori dei Servizi di Pagamento) in occasione dell’EY Capri Digital Summit 2017.

“Esistono oggi in Italia tutte le condizioni per limitare questo fenomeno creando marketplace che valorizzino meglio e con migliori condizioni i prodotti e i servizi dell’imprenditoria nazionale”, ha detto Pimpinella puntualizzando che “l’industria dei servizi di pagamento può dare un contributo importante”. “Sembra assurdo – ha continuato Pimpinella – che mentre queste tendenze si consolidano rivoluzionando l’economia, in Italia si discuta delle commissioni, peraltro minime, sui pagamenti fatti con carta di credito”. “

Ci sono le capacità imprenditoriali, le competenze e il quadro normativo per creare marketplace verticali alternativi che supportino il nostro sistema imprenditoriale. L’industria italiana dei sistemi di pagamento è stata capace negli ultimi anni d’innovare profondamente l’offerta di servizi e si colloca oggi su livelli eccellenti anche sul piano del confronto internazionale. Questa industria può dare il supporto necessario alla nascita di nuovi marketplace. L’Italia è ancora in tempo per farlo”.

Il tema e-payment è stato al centro del dibattito “Il denaro è informazione” a cui hanno preso parte, oltre a Pimpinella, l’Ad di Eviva Carlo Bagnasco, l’Ad di Telepass Gabriele Benedetto, l’Ad di Sisal Emilio Petrone e il capo Tesoreria dello Stato , Banca d’Italia, Pasquale Ferro.

“La rete per i servizi di pagamento rappresenta uno degli asset più importanti del Gruppo Sisal e oggi conta oltre 40mila punti vendita in tutta Italia. La crescita nel tempo è stata non solo numerica, ma anche tecnologica, attraverso stanziamenti mirati per garantire una rete sempre all’avanguardia. Oggi, grazie ad un nuovo investimento di oltre 20 milioni di euro, inizia una fase di innovazione tecnologica del nostro canale, con una serie di servizi evoluti capace di rispondere sempre meglio alle esigenze dei cittadini”, ha annunciato Emilio Petrone, ceo di Sisal Group. “L’importante investimento che annunciamo oggi sulla rete di prossimità, testimonia un’ulteriore accelerazione che vogliamo imprimere al business dei servizi di pagamento SisalPay e all’evoluzione della dotazione tecnologica presente nella nostra rete di punti vendita – ha spiegato Petrone -. Un’evoluzione che stimolerà ulteriormente lo sviluppo della moneta digitale nel nostro Paese. Grazie a strumenti cashless, infatti, la nostra rete ha già contribuito ad un cambiamento delle abitudini di consumo delle persone dal contante a strumenti tracciabili, raggiungendo un volume di transazioni tramite moneta elettronica pari al 20% del totale, in continua crescita a doppia cifra anno su anno: un contributo significativo allo sviluppo del Paese e alla realizzazione dell’Agenda Digitale.

Da parte sua Valerio Camerano, Amministratore Delegato del Gruppo A2A ha evidenziato “una convergenza perfetta fra gli obiettivi strategici di A2A e quelli delle amministrazioni cittadine: impiegare ed implementare le tecnologie disponibili nell’interesse comune di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Per questo abbiamo creato A2A Smart City, la società del Gruppo attiva nella ideazione e realizzazione di applicazioni evolute a servizio dei territori”. Mobilità elettrica, efficienza energetica, sicurezza e temi ambientali sono alcuni dei temi a cui lavora la società. “La volontà di A2A è quella di ricoprire un ruolo sempre più importante come open innovator e costruire le città del futuro” afferma “Disponiamo di importanti infrastrutture cittadine, dalle reti intelligenti alla fibra ottica, grazie alle quali siamo in grado di sviluppare servizi e prodotti a disposizione della cittadinanza. Le capacità di A2A si coniugano con le esigenze delle metropoli.

Tra i comparti interessati dal mutamento c’è anche quello dell’energia, come hanno sottolineato a Capri durante l’EY Capri digital summit alcuni dei protagonisti del settore in Italia.

“Anche nel settore Energy i sistemi di pagamento online sono ormai imprescindibili se si vuole migliorare la qualità del servizio e la customer experience, assicurandosi al tempo stesso riduzione dei costi – afferma Carlo Bagnasco – Il Digital Payment presenta, infatti, doppi vantaggi. Dalla parte del consumatore, grazie a pagine online di self care e applicazioni ad hoc, è oggi possibile consultare e pagare in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo le bollette, inviare l’autolettura del contatore, controllare i consumi e contattare direttamente l’assistenza clienti tramite chat. Elementi che consentono risparmi di tempo e riducono il rischio di malcontento del cliente che difficilmente si troverà di fronte a bollette che non si aspettava”.
“Questi vantaggi, per ovvi motivi, si ripercuotono sulle aziende – prosegue Bagnasco – che possono così assicurarsi una tempistica nei pagamenti molto più stabile e una riduzione nella quantità dei solleciti da inviare. Basti pensare alla semplificazione dei processi di riconciliazione contabile o alla riduzione dei tempi di riscossione o ancora alla possibilità di raggiungere più utenti online. Si riducono, infine, i costi dei call center di circa il 20%, dal momento che i consumatori possono facilmente espletare le pratiche di pagamento online e ricevere la bolletta o comunque tutte le informazioni di cui hanno bisogno direttamente via mail o consultando un’App”.

“Il mondo delle utility in pochi anni si è radicalmente trasformato, grazie a tre rivoluzioni: energie rinnovabili, comportamento dei consumatori e digitale – Gianfilippo Mancini, Ad di Sorgenia – Le tecnologie digitali hanno radicalmente migliorato il modo in cui possiamo produrre e consumare energia, così come hanno cambiato anche comportamento e aspettative di noi consumatori. Oggi si impone alle energy company un cambio di passo, che favorisca rapidità, innovazione e orientamento al cliente”.

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