Le transazioni non in contanti in Italia sono aumentate con un tasso di crescita annuale composto pari al 5,6% tra il 2011 e il 2015, trascinate dalla crescita dei pagamenti con carte di credito e debito. Nel 2015, le transazioni non in contanti nel nostro paese hanno raggiunto i 4,6 miliardi. Sono i dati che emergono dal Wpr, World payments report 2017, rilasciato da Capgemini in collaborazione con Bnp Paribas. Secondo il report, i volumi dei pagamenti digitali saliranno in media del 10,9% entro il 2020, raggiungendo quasi i 726 miliardi di transazioni. Il Wpr inoltre prevede una crescita del 19,6% per i volumi generati dalle economie emergenti, pari a tre volte il tasso delle economie consolidate Nonostante l’utilizzo dei metodi di pagamento digitali sia aumentato, i contanti restano ancora la forma di pagamento più comune, soprattutto per le transazioni di minor valore. Dal Wpr di quest’anno emerge che “mobilità, abitazioni connesse, entertainment e media dovrebbero trainare in futuro l’incremento delle transazioni digitali. Lo stesso vale per i canali alternativi, che comprendono tecnologia contactless, wearable e realtà aumentata”.
I paesi asiatici emergenti, guidati da Cina e India, dovrebbero crescere del 30,9% in termini di volumi. A livello globale, le transazioni non in contanti effettuate da grandi aziende, imprese di medie dimensioni e da amministrazioni pubbliche, raggiungeranno un tasso medio di crescita annua record del 6,5% tra il 2015 e il 2020, o superiore ai 122 miliardi di transazioni su larga scala. In Europa, nel periodo 2011-2015 il mercato delle transazioni non in contanti ha visto una crescita dei pagamenti con carte di credito (dal 44% al 49%) e una contrazione degli altri metodi: carte di debito (dal 24% al 23%), bonifici (dal 26% al 24%) e assegni (dal 6% al 3%). Nel periodo 2014-2015, il volume delle transazioni digitali a livello mondiale è salito dell’11,2% raggiungendo i 433,1 miliardi, il più alto tasso di crescita mai raggiunto in 10 anni. I paesi in via di sviluppo sono stati il motore trainante di questa crescita, riportando un incremento del 21,6%, mentre i mercati consolidati hanno registrato un aumento del 6,8%.