Affinare il riconsocimento biometrico di un individuo, grazie al
riconoscimento delle vene sotto il palmo di una mano e le impronte
digitali di tre dita della stessa mano. Questa la tecnica messa a
punto da Fujitsu Laboratories, che ha annunciato di avere messo a
punto una tecnologia di identificazione biometrica che grazie
all’impiego congiunto di queste due tipologie di informazioni
(vene più impronte di tre dita) consente la rapidissima
identificazione di un individuo all’interno di un gruppo di un
milione di persone in tempi inferiori ai due secondi. Una soluzione
che, secondo l'azienda, è particolarmente indicata ad esempio
per il riconoscimento di persone nel settore bancario-finanziario e
per il controllo dell'identità alla frontiera.
Questa tecnica, secondo l'azienda, permette lo sviluppo di
sistemi di autenticazione biometrica privi di carta di identità e
adattabili alle particolari esigenze di gruppi di differenti
dimensioni, dal controllo degli accessi su piccola scala fino ai
sistemi per piattaforme sociali su vasta scala. Il deployment può
essere inoltre semplificato aggiungendo l’autenticazione del
palmo della mano ai sistemi di identificazione delle impronte
digitali già largamente utilizzati. Inoltre, l’autenticazione
tramite impronte digitali si sta inoltre velocemente affermando
come metodo semplice e affidabile per l’autenticazione personale
su pc e telefoni cellulari.
Poter utilizzare delle parti del corpo per questo tipo di
rilevamenti risulta di grande comodità in quanto elimina la
necessità di portare con sé documenti di riconoscimento, un
aspetto che dovrebbe accelerare i ritmi di diffusione di questa
tecnica biometrica. L’elemento chiave per un’estesa
accettazione di questi metodi è costituito dalla capacità di
queste tecnologie di riconoscere con maggiore rapidità e
precisione l’identità di un individuo su un milione o centinaia
di milioni di persone all'interno di applicazioni utilizzate da
grandi multinazionali ed enti governativi.