LE MISURE

Copyright, la Ue affila le armi per battere la pirateria

La commissione lancia il pacchetto di azioni a tutela della creatività delle imprese europee: ci si concentra sui grandi network della contraffazione e sui flussi di denaro. Verso una riforma del sistema dei brevetti essenziali per offrire maggiore trasparenza. Il commissario Katainen: “Così incoraggiamo gli investimenti in tecnologia e sviluppo di prodotti”

Pubblicato il 29 Nov 2017

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Rafforzare la lotta a contraffazione e pirateria e istituire un sistema equo ed equilibrato per i brevetti essenziali. Sono le due misure chiave che la Commissione europea ha presentato oggi con l’obiettivo di tutelare i diritti di proprietà intellettuale, incoraggiando le Pmi e le start-up ad investire in innovazione e creatività.

Le iniziative renderanno più facile agire in modo efficiente contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, semplificheranno i contenziosi transfrontalieri e permetteranno di combattere pratiche come la contraffazione e la pirateria, che riguardano il 5 % delle merci importate nell’Ue (pari a 85 miliardi di euro). La Commissione incoraggia inoltre negoziazioni eque ed equilibrate per quanto riguarda la concessione delle licenze, così da premiare le imprese per l’innovazione e consentire al contempo anche ad altri di valorizzare la tecnologia in questione per concepire prodotti e servizi nuovi e innovativi.

“La crescita economica e la competitività dell’Europa dipendono in larga misura dagli investimenti dei nostri numerosi imprenditori  in nuove idee e conoscenze – spiega Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione responsabile per l’Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività –  Il pacchetto completo che presentiamo oggi migliora l’applicazione e la tutela dei diritti di proprietà intellettuale e incoraggia gli investimenti in tecnologia e sviluppo di prodotti in Europa”.

Per battere la pirateria la Commissione mira a sottrarre a chi viola la proprietà intellettuale su scala commerciale i flussi finanziari che rendono lucrative le attività criminose. L’approccio consiste nel “seguire il denaro” e si concentra sui “pesci grossi” piuttosto che sui singoli individui. Come? Prima di tutto garantendo un livello uniformemente elevato di tutela giuridica e un quadro giudiziario prevedibile in tutta l’Ue. Nuovi orientamenti forniscono chiarimenti sulle modalità di applicazione della direttiva sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale (IPRED) del 2004. La direttiva si è rivelata uno strumento utile nella lotta agli abusi in materia di diritti di proprietà intellettuale, ma nel corso degli anni alcuni Stati membri hanno interpretato in modo divergente alcune delle sue disposizioni. Gli orientamenti chiariscono questi problemi di interpretazione, aumentano la certezza giuridica per tutte le parti interessate e facilitano direttamente la tutela civile in tutta l’UE, senza la necessità di nuove normative. La Commissione invita inoltre gli Stati membri a intensificare gli sforzi per promuovere la formazione giudiziaria, pubblicando sistematicamente le sentenze relative a cause riguardanti la proprietà intellettuale e incoraggiando gli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie.

Serve  incoraggiare l’industria a lottare contro le violazioni della proprietà intellettuale. Sulla base dell’esperienza positiva acquisita nell’ambito del Protocollo d’intesa sulla vendita online di merci contraffatte, la Commissione continua a sostenere le iniziative promosse dall’industria per combattere le violazioni della proprietà intellettuale, fra cui gli accordi volontari sulla pubblicità su siti web, sui servizi di pagamento e su trasporti e spedizione. Tali accordi possono comportare una maggior rapidità d’azione contro la contraffazione e la pirateria, rispetto alle azioni giudiziarie, e integrano gli orientamenti destinati alle piattaforme online per la lotta ai contenuti illeciti recentemente adottati dalla Commissione. Focus anche sulla riduzione del volume dei prodotti contraffatti che raggiungono il mercato dell’UE. La Commissione propone di rafforzare i programmi di cooperazione con i paesi terzi (Cina, Asia sudorientale, America Latina) e di istituire una watch list dei mercati che avrebbero partecipato a gravi violazioni dei diritti di proprietà intellettuale o le avrebbero facilitate. La Commissione, che pubblicherà una relazione aggiornata sulle misure per garantire il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale nei paesi terzi, intende intensificare la cooperazione tra le autorità doganali dell’UE, in particolare valutando l’attuazione del piano d’azione doganale dell’UE sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale per il periodo 2013-2017 e proponendo un’assistenza più mirata alle autorità doganali nazionali.

Sulla riforma dei brevetti essenziali – il secondo obiettivo del pacchetto Ue – la Commissione offre orientamenti e raccomandazioni per un sistema di brevetti essenziali equilibrato ed efficiente che concilia due obiettivi: i fabbricanti di prodotti possono accedere alle tecnologie mediante regole sulle licenze trasparenti e prevedibili e, al tempo stesso, i titolari di brevetto sono remunerati per i loro investimenti in R&S e per le attività di normalizzazione e, di conseguenza, sono incentivati a offrire le loro migliori tecnologie perché vengano incluse nelle norme. Una maggiore trasparenza e prevedibilità dovrebbe offrire all’Ue – e in particolare delle sue numerose imprese – un vantaggio nella corsa mondiale all’innovazione tecnologica e consentire di sfruttare appieno il potenziale del 5G e dell’Internet delle cose.

“Oggi rafforziamo la nostra capacità collettiva di catturare ‘i pesci grossi’ che stanno dietro i prodotti contraffatti e i contenuti piratati che nuocciono non solo alle nostre imprese e ai nostri posti di lavoro, ma anche alla nostra salute e alla nostra sicurezza in settori come quelli dei medicinali o dei giocattoli – dice  Elżbieta Bieńkowska, commissaria per il Mercato interno  – Stiamo anche rendendo l’Europa un leader mondiale, con un sistema di concessione di brevetti propizio alla diffusione dell’Internet delle cose, dagli smartphone alle automobili connesse.”

Le proposte odierne sono state annunciate nel 2015 nella Strategia per il mercato unico, una tabella di marcia per tenere fede all’impegno politico del Presidente Juncker di valorizzare appieno le potenzialità del mercato unico e renderlo un trampolino di lancio per le imprese europee affinché esse possano prosperare nel quadro dell’economia globale. Per attuare la strategia, la Commissione ha già presentato proposte sul commercio elettronico, linee guida sull’economia collaborativa, misure per modernizzare le politiche di normalizzazione dell’UE, l’iniziativa Start-up e scale-up, misure per dare nuovo impulso al settore dei servizi e misure per migliorare la conformità e il funzionamento pratico del mercato unico dell’Ue.

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