Il 14 maggio scorso è entrato in vigore il decreto-legge
13.05.2011 n.70, che contiene tra l’altro una serie di
disposizioni relative la normativa sulla privacy. In una lettera
inviata al Ministro dell’Economia e delle Finanze, alle
Commissioni Bilancio e Finanze della Camera dei deputati ed alle
due ali del Parlamento, l’Associazione Italiana per la Sicurezza
Informatica (Clusit), l’Associazione Nazionale per Operatori e
Responsabili della Conservazione digitale (Anorc), l’Associazione
Informatici Professionisti (Aip) e l’Associazione Nazionale
Imprese Ict (Assintel), che rappresentano complessivamente oltre
1.500 imprese ed organizzazioni, hanno chiesto l’introduzione di
alcune modifiche relative alle semplificazioni in materia di
trattamento dei dati personali di cui all’art.6 del
decreto-legge.
"Dobbiamo riconoscere – ha detto Gigi Tagliapietra presidente
di Clusit – che le iniziative di semplificazione perseguite dal
Decreto sono sicuramente positive, in particolare verso quegli
obblighi che, dopo più di 14 anni di applicazione della normativa
sulla privacy, si sono rivelati di minore efficacia: tali
semplificazioni non possono che favorire una maggiore sensibilità
verso i principi e gli obiettivi perseguiti dal Codice".
"Le associazioni che rappresentiamo – ha detto Tagliapietra –
non nuove alla partecipazione all’elaborazione di leggi, norme e
regolamenti che coinvolgono la sicurezza delle informazioni, sono
infatti interessate a che gli adempimenti in materia di tutela dei
dati personali siano pienamente recepiti dalle imprese
nell’essenza e nello spirito del Codice (D.Lgs.196/03)".
“Con questo spirito – ha aggiunto Andrea Lisi presidente di Anorc
– abbiamo ritenuto utile sottoporre al Parlamento alcune proposte
di modifica del Decreto, con l’obiettivo di riaffermare
l’importanza degli adempimenti a tutela della sicurezza dei dati.
Tali adempimenti, infatti, hanno contribuito in questi anni alla
diffusione di una cultura sulla sicurezza informatica che è ormai
fondamentale nella Società dell’Informazione: essa stessa è un
patrimonio per il tessuto di piccole e medie imprese
italiane".
"Auspichiamo pertanto – ha concluso Lisi – che la nostra
proposta possa essere accettata, con lo spirito costruttivo e
propositivo con il quale è stata prodotta, e ne sia tenuto conto
nell’eventualità di formulazioni successive, emissioni di pareri
ed interpretazioni chiarificatrici".
Il decreto-legge è disponibile nella sua integralità
qui.
Le modifiche all’art.6 del decreto-legge, proposte da Clusit,
Anorc, AIP e Assintel, sono disponibili qui.