Ricavi stabili, ma con segnali di recupero nel terzo trimestre, ed Ebitda e utili in aumento per Prysmian. Nei primi nove mesi del 2017 il fatturato del Gruppo è stato pari a 5.865 milioni di euro, registrando una variazione organica del -1,1% , che nel terzo trimestre migliora in termini sequenziali (-0,4%) grazie all’ulteriore accelerazione dei ricavi nel business ottico del Telecom e al recupero del Trade & Installers. L’Utile netto si è attestato a 196 milioni registrando un incremento del +4,3% rispetto a 188 milioni dei primi nove mesi 2016.
L’Ebitda rettificato del Gruppo risulta in crescita del 3,3% a 545 milioni (prima di oneri netti legati alle riorganizzazioni aziendali, di oneri netti considerati non ricorrenti e degli altri oneri netti non operativi, pari a 33 milioni), con un rapporto Ebitda rettificato su Ricavi del 9,3%, stabile rispetto ai primi nove mesi 2016. Significativo il miglioramento della redditività nei business strategici del Telecom, che riporta un rapporto Ebitda Rettificato su Ricavi del 17,6% (14,9% nei primi nove mesi 2016) e Energy Projects con margini al 17,2% (14,6% nei primi nove mesi 2016). Tale progressione positiva ha consentito di assorbire sia gli effetti della performance reddituale meno positiva degli altri segmenti di business e della controllata Oman Cable Industries, sia gli impatti sfavorevoli dei tassi di cambio (negativi per 4 milioni rispetto al corrispondente periodo del 2016).
L’Ebitda di Gruppo è salito a 512 milioni (+5,0% sui nove mesi 2016) includendo oneri netti legati a riorganizzazioni aziendali, oneri netti non ricorrenti e altri oneri netti non operativi pari a 33 milioni (39 nei nove mesi del 2016). Tali aggiustamenti nei primi nove mesi dell’esercizio 2017 includono principalmente costi di riorganizzazione, di miglioramento dell’efficienza e accantonamenti e rilasci dei fondi rischi e oneri futuri relativi alla coda delle tematiche Antitrust in corso.
“I risultati dei primi nove mesi del 2017 evidenziano un miglioramento della redditività pur in un quadro di sostanziale stabilità dei ricavi, con segnali di recupero nel terzo trimestre – commenta l’Ad, Valerio Battista – In particolare, registriamo volumi e margini in significativa espansione nel telecom, sulla spinta della crescente domanda di cavi ottici, e margini in miglioramento negli Energy Projects grazie all’insourcing progressivo dei servizi di installazione dei cavi sottomarini. La tecnologia del cavo dimostra di poter contribuire significativamente ai progetti di digitalizzazione, con lo sviluppo di nuove reti a banda larga, così come all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, contribuendo a rendere settori come le off-shore wind farm sempre più competitivi. Lo scenario di mercato nel quale operiamo presenta quindi buone opportunità che noi intendiamo continuare a perseguire puntando su innovazione di prodotto e di servizio. Per l’intero esercizio 2017 confermiamo gli obiettivi di redditività comunicati al mercato, nonostante l’impatto negativo dei risultati della controllata Oman Cable Industries e dell’andamento sfavorevole dei cambi”.
Il Risultato Operativo di Gruppo dei primi nove mesi del 2017 migliora del 2,4% rispetto al corrispondente periodo del 2016 ed è pari a 341 milioni. Il saldo degli oneri finanziari netti per i primi nove mesi del 2017 si è attestato a 72 milioni, rispetto al valore dello scorso anno, pari a 58 milioni. L’incremento di 14 milioni è principalmente riconducibile agli oneri “non cash” del nuovo prestito obbligazionario convertibile, a maggiori oneri finanziari non operativi e alle differenze dei tassi di cambio.
L’Indebitamento Finanziario Netto risulta pari a 1.052 milioni al 30 settembre 2017 rispetto a 1.017 milioni al 30 settembre 2016, includendo anche 100 milioni di piano di buy back realizzato a partire da gennaio. L’Indebitamento ha altresì beneficiato della componente di equity del bond convertibile emesso nel gennaio 2017 per 48 milioni.