L’Antitrust europeo continua a tenere alta l’attenzione su Vivendi e Tim. “Naturalmente stiamo seguendo la situazione molto da vicino ma quello che per noi è importante è la concorrenza sul mercato italiano, perché vogliamo che i consumatori italiani possano scegliere, prezzi sostenibili sono essenziali sia per le società che per i consumatori”, ha detto il commissario alla Concorrenza Margrethe Vestager a margine del Forum Ambrosetti. “Quello che guardiamo quando facciamo questo genere di valutazioni – ha spiegato – è chi esercita il controllo, se è un merger di fatto anche se non sembra, perché questo riguarda come funziona la concorrenza sul mercato”.
Vestager ha poi focalizzato l’attenzione sulla partita fiscale, annunciando che la Ue è pronta a multare Google “Naturalmente andremo sino in fondo con la nostra azione, se necessario – ha spiegato Vestager in un’intervista a La Stampa – I rimedi che hanno presentato servono per riequilibrare il loro servizio per le ricerche delle shopping online. Se non sarà il caso, o se avremo il sospetto che non lo sia, apriremo un’altra inchiesta che farà scattare l’orologio”. Se BigG, dunque, fosse colto ancora a violare le regole per la concorrenza, “ci sarà una multa che partirà dal giorno in cui abbiamo aperto la nuova inchiesta”, ha annunciato la commissaria. Una sanzione quotidiana, salata, anche se probabilmente non come quella da 2,42 miliardi che Bruxelles ha inflitto alla casa di Mountain View.
“Google deve trovare un modo per adeguarsi alla decisione che abbiamo preso – ha sottolineato, ricordando che il nodo riguarda l’ordine dei risultati dello shopping online che metterebbe in testa i prodotti scelti dal motore di ricerca – Ci hanno spedito una lettera in cui illustrano cosa intendono fare: ci saranno altre domande e altre risposte; non abbiamo ancora un orientamento definito”.
Per quanto riguarda il dossier Google-Android, Vestager dice che resta una priorità. “Abbiamo il sospetto che Google usi Android per consolidare la sua posizione dominante anche sui servizi per la telefonia mobile – Non è un dossier su Android, che è un sistema molto buono. Il problema è che si tende a pensare che sia una applicazione Open Source, mentre realtà è molto difficile utilizzarlo in modo diverso da quello impostato da Google, difficile usarlo senza passare per Playstore”.
“L’Europa è molto esposta ai loro lobbisti, posso garantirlo – ha però evidenziato Vestager a margine del Forum – Io non li incontro, ma vedo dai nostri registri la grande quantità di soldi e il numero di incontri che Google sta generando. È esploso. Lo sforzo lobbistico di Google a Bruxelles è cresciuto a una velocità senza precedenti, hanno messo in giro un sacco di soldo”.