Il programma nazionale per la cybersecurity è stato approvato a metà febbraio dal comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, ed è in via di implementazione. Si tratta di una serie di interventi, come aveva anticipato il ministro dell’Interno Marco Minniti, che nelle intenzioni del Governo “determineranno un salto di qualità nella capacità di risposta del sistema Italia, sia sotto l’aspetto della prevenzione che sotto quello della gestione degli eventuali attacchi informatici”. Proprio in quell’occasione il presidente del Consiglio aveva adottato un nuovo decreto che sostituisce il dpcm del 24 gennaio 2013, il cosiddetto decreto Monti, che ha finora regolato l’architettura nazionale per la sicurezza cibernetica.
Parallelamente alla nuova strategia nazionale, nel campo dei privati le aziende hanno ormai a disposizione una serie di indicazioni e di vademecum, di consigli e di prescrizioni che le mettono nelle condizioni di conoscere a fondo i rischi che corrono, e di adeguarsi a standard di sicurezza volta per volta adeguati.
C’è ora da capire se questo insieme di strategie e di informazioni sia sufficiente per tenere al sicuro il Paese e le sue imprese da una minaccia, quella del cybercrime, che con il passare del tempo è sempre più aggressiva e sofisticata, e che può prendere di mira sia le infrastrutture critiche nazionali, sia le singole imprese, causando danni importanti sia ai grandi gruppi sia alle Pmi, all’industria come alla pubblica amministrazione.
Proprio a questo tema sarà dedicata l’edizione 2017 del Cybersecurity 360 Summit (qui le registrazioni) di Digital 360, che si terrà il 14 novembre al centro congressi Roma eventi piazza di Spagna. L’obiettivo è di evidenziare qual è lo stato dell’arte in Italia sulla sicurezza informatica, a che punto è l’attuazione della strategia nazionale, come si sta muovendo il mondo della ricerca e che contributo è in grado di offrire al settore, quali sono i miglioramenti possibili e come possono essere implementati nella strategia complessiva.
Nel corso della mattinata si susseguiranno tre tavole rotonde, con le conclusioni che saranno affidata ad Alessandro Pansa, direttore del dipartimento delle informazioni per la sicurezza della Repubblica.
A fornire un aggiornamento sui dati del cybercrime sarà in apertura di giornata Gabriele Faggioli, presidente del Clusit e associate partner di Partners4Innovation.
Il primo dibattito, moderato dal condirettore di CorCom, Mila Fiordalisi, sarà dedicato a come stanno cambiando gli attacchi alle aziende. Ne discuteranno Gabriele Faggioli, Pierluigi Paganini (Enisa), e Alberto Tripi, delegato per la cybersecurity in Confindustria.
A moderare la seconda tavola rotonda che sarà dedicata all’analisi delle norme e delle misure in corso, sarà il direttore di AgendaDigitale.eu, Alessandro Longo. Previsti gli interventi del senior cyber security strategist Corrado Giustozzi, di Marcello Manca, Vp, Gov & Industry Affairs, Europe UL, Paolo Prinetto, presidente Cini, Michele Slocovich, solution design director di Cast, director of Outreach Italy Cisq e Docente Cs all’Università Luigi Bocconi.
La terza tavola rotonda, moderata da Alessandro Longo, sarà infine dedicata alla strategia nazionale di cybersecurity, e vedrà la partecipazione di Roberto Baldoni, professore ordinario di Sistemi distribuiti alla facoltà di Ingegneria dell’Informazione dell’Università degli studi Sapienza di Roma, Vincenza Bruno Bossio, Membro dell’Intergruppo Parlamentare Innovazione, Camera dei Deputati, Luisa Franchina, Presidente Aiic, Roberta Lotti, membro del comitato di governo del Cert Mef, Rodolfo Rotondo, business solutions strategist in VMware e Antonio Samaritani, direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale